Dal 2015 molto probabilmente il sistema fiscale italiano subirà una vera rivoluzione. Il regime dei minimi che attualmente è sottoposto alla tassazione con un’aliquota del 5 per cento sarà spazzato da un’aliquota unica del 15 per cento. Tutto questo è previsto nella delega sulla riforma dei regimi fiscali che il Governo è in procinto di attuare. La soglia dei ricavi su cui è basato il regime forfettario, oscillerà da 25 mila a 55 mila euro, ed è legata alla codificazione Ateco. Dal 1 gennaio 2015 l’aliquota dei contribuenti minimi subirà un aumento del 10 per cento, ma con l’incremento della soglia dei ricavi in base al tipo di attività esercitata sicuramente spingerà imprenditori e professionisti ad applicare il regime dell’imposta sostitutiva che prevede vantaggi sia in termini di Iva che di Irap. Attualmente il regime agevolato per imprese e professionisti è regolamentato da una serie di norme molto severe, ovvero aver investito in beni strumentali meno di 15 mila euro, non aver svolto attività negli ultimi tre anni e non aver ricavi superiori a 30 mila euro. La nuova riforma fiscale prevede oltre al regime forfettario anche un regime semplificato e un regime ordinario con nuove regole. Non è previsto più il regime supersemplificato (ex minimi) Si pensa all’Iri (Imposta sul reddito imprenditoriale) dove il titolare della ditta individuale subirà il prelievo fiscale con un aliquota proporzionale e non più progressiva.