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venerdì, Giugno 13, 2025
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Depuratore consortile: Furci (3400 abitanti) paga più di Roccalumera (4300) ed è polemica.

 

Furci Siculo – L’amministrazione comunale di Furci paga ma si ribella. Non è possibile che con 3400 abitanti contro i 4300 di Roccalumera debba pagare molto di più di quest’ultimo comune, sostengono i furcesi. Ma è così. La diatriba tra queste due amministrazioni è sorta anni addietro, quando si doveva quantificare la somma da pagare per il servizio reso dal depuratore consortile. Un impianrto che pompa i liquami di Roccalumera, Furci Siculo e Pagliara e poi, dopo averli depurati, li scarica a mare, a ducento metri dalla battigia.  Ogni comune ha un misuratore di portata, una sorta di contatore, che registrra perfettamente quante acque fognanti vengono immesse nell’impianto di contrada Piana. Sono anni che vengono fatti questi controlli e i tecnici del comune di Roccalumera hanno sempre appurato che  i conteggi sono giusti. Adesso per sfatare ogni dubbio i due sindaci, Sebastiano Foti per Furci e Gaetano Argiroffi per Roccalumera, con i rispettivi tecnici, effettueranno un sopralluogo per verificare la regolarità dei contatori e l’immissione dei liquami nelle vasche del depuratore consortile.  Il dubbio sollevato dal sindaco Foti si tramanda da anni. Al tempo di Bruno Parisi sindaco sono stati effettuati per il comune di Furci dei controlli, ma non sono state ravvisate delle anomalie. Il problema, secondo alcuni tecnici, non starebbe nel contatore (sono anni che va avanti così, possibile che  dopo ripetuti controlli è sempre guasto?)  ma nell’enorme  quantita di liquami proveniente  da Furci.  Ci sarà qualche grossa ditta, magazzino o industria, che scarica acque bianche  o trattate nella condotta fognaria. Liquami che poi vengono immessi nei bocchettoni del depuratore consortile e qui segnati (in entrata) dal contatore. Per cui dopo l’ennesimo controllo, se l’ingranaggio dovesse risultare a posto, sarebbe opportuno che gli amministratori comunali di Furci  rivedessero  l’impianto interno e  la portata dei liquami. E magari scoprire che qualche ditta locale  immette nella rete fognante comunale cisterne di acque bianche. .  cheIl Comune di Furci ha saldato buona parte del debito accumulato dal 2008 ad oggi per quanto riguarda le spese dell’impianto di depurazione consortile, che serve anche Pagliara e Roccalumera, che ne è capofila. La somma versata ammonta a 150mila euro, a fronte dei circa 209 mila reclamati da Roccalumera. L’Amministrazione comunale furcese aveva stoppato il versamento per una serie di anomalie che sarebbero state riscontrate nei misuratori di portata (i contatori) dei liquami immessi nell’impianto. “Che qualcosa non giri per il verso giusto (o merita una spiegazione) – spiega il sindaco Sebastiano Foti – è sotto gli occhi di tutti: Furci, con i suoi 3.400 abitanti, immette più liquami di Roccalumera che conta 4300 residenti ed in estate raddoppia o addirittura triplica la popolazione. E questo non è un dato isolato, di un solo anno, bensì una costante nel tempo”. Secondo quanto sostenuto dagli amministratori, Furci sarebbe l’unico dei tre enti consorziati ad essere in possesso di un contatore “nuovo ed efficiente” mentre gli altri due centri usufruirebbero di misuratori di portata “obsoleti che evidenziano continui segnali di errore”. Le presunte anomalie erano state già segnalate negli anni scorsi anche dal responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Furci, l’architetto Claudio Crisafulli. Nei mesi scorsi i due sindaci, Sebastiano Foti e Gaetano Argiroffi, al termine di un vertice, hanno stabilito che si procederà ad un sopralluogo e ad una verifica dei contatori con i dovuti accertamenti relativi alla quantità di liquami immessi 

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