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lunedì, Aprile 28, 2025
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I vacanzieri sono andati via. Si ritorna alla normalità. Parcheggi vuoti, spiaggia libera. E si lotta per la sopravvivenza.

S.Teresa di riva –  Ieri ufficialmente si è chiusa la campagna turistica, e non solo a  S.Teresa, S.Alessio, Roccalumera e Furci ma in tutti i comuni rivieraschi del comprensorio jonico del Messina. Da oggi si ritorna a lavorare. Ieri sera le auto dei vacanzieri (buona parte catanesi, siracusani e romani) stracolmi di sedie sdraio, canotti, ombrelloni, materassini  e souvenir ,  hanno preso la via del ritorno. C’è un po’ di nostalgia, perché le strade non sono più popolate come prima, i lungomari sono meno affollati e nei locali pubblici c’è un po’ di desolazione. La spiaggia e  il mare nostrum sono tornati ad essere dominati dai bagnanti del luogo, passati in seconda fila nel mese di agosto, quando i vacanzieri dal giorno del loro arrivo piantavano  gli ombrelloni vicino la battigia e non li toglievano qualche ora prima della partenza. E così da oggi la spiaggia infinita e l’azzurro mare tornano in “possesso” dei bagnanti del posto. Questa estate, anche se si prolungherà fino al 21 settembre, ma già di fatto si è conclusa per le aziende turistiche del posto, questa estate, dicevamo non è stata salutare per i bar, ristoranti, alberghi e pizzerie del posto. A Roccalumera, come a Furci, Nizza, S.Alessio e S.Teresa, c’è un lamento generale. Perché i pochi vacanzieri (catanesi o siracusani) si portavano da casa anche l’acqua minerale e alcune famiglie per non pagare l’albergo piantavano delle tende (a Roccalumera davanti la foce del torrente Pagliara, tra Furci e S.Teresa) sulla spiaggia, dove passavano intere notti.  Olga, una ragazza di Firenze, in vacanza a Furci Siculo, ha detto che nella zona non ci sono divertimenti e “tranne il mare e la spiaggia la sera non si sa dove andare” (a S.Teresa, per la verità, ci sono sull’arenile dei locali simpatici) .  Luciana, una signora che abita a Bologna, ha fatto capire che tutto sommato ci sono delle cose buone. “Si, ho gustato tanto la granita  caffè con panna e brioche, e  il pescespada  ai ferri”. E per il resto?   Per Pippo Riganello,  titolare di un rinomato complesso turistico a Furci: “Io non posso lamentarmi quest’anno, però mancano i servizi e la gente  se non vede  servizi non viene più. Inoltre con i soldi che fai in estate non riesce ad andare avanti tutto un anno. Né qualcuno ti aiuta. Il comune mi ha tassato di spazzatura per 6500 euro. Ma, tranne agosto, negli altri mesi dov’è tutta questa spazzatura?  Bisogna  essere propositivi, altrimenti chiudiamo tutti”.  Per Giuseppe, proprietario di un noto bed and breakfast  a S.Teresa  “il turismo mordi e fuggi non porta soldi, crea solo sporcizia e confusione”. A S. Alessio i vacanzieri (quasi tutti catanesi) aggrediscono il paese per un  mese. Da settembre  si ritorna in … famiglia. Le attività commerciali (e turistiche) con i pochi soldi racimolati si pagano le tasse e negli altri messi lottano per sopravvivere., 

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