Muro abbattuto, strada ampliata. Finisce l’incubo per la coop Moira Massarenti | INTERVISTA

SANTA TERESA DI RIVA – Strada Moira – Massarenti, quasi trenta anni di attese, tribolazioni e disagi, ma ieri è stato il gran giorno: le ruspe hanno cominciato a demolire il rudere che doveva essere abbattuto per consentire l’ampliamento della stradina che collega le oltre 50 famiglie residenti negli alloggi, con il corso Regina Margherita e quindi con la viabilità cittadina. Una data da segnare in rosso nel calendario di questa comunità che era presente a “godersi” lo spettacolo offerto dagli operai e dalle maestranze al lavoro e dagli amministratori, con in testa il sindaco, che, ovviamente, non si è lasciata sfuggire l’occasione per dare il primo colpo di piccone a quello che per Santa Teresa di Riva era diventato il “muro di Berlino”. E infatti non sono stati pochi i residenti, specie quelli più anziani, che un pezzetto di quel muro se lo sono preso e conservato tra i ricordi. Enfasi a parte, non si può non sottolineare la soddisfazione degli amministratori per avere condotto in porto questa “missione”, iniziata dieci anni fa dall’amministrazione guidata da Alberto Morabito che “accese”il mutuo con il quale è stato possibile pagare le indennità di esproprio e appaltare i lavori per l’ampliamento della strada. Nel 2011 quando tutto sembrava pronto per l’appalto, arrivò Cateno De Luca che mise mano ai conti del comune e si accorse subito che quell’appalto avrebbe fatto sforare il piano di stabilità. Tutto bloccato, l’iter è ripartito l’anno successivo, i residenti sono stati tranquillizzati nel 2013 che i lavori sarebbero partiti nel 2014, ed ieri così è stato. Erano presenti oltre al sindaco, il vice ing. Nino Famulari, gli assessori e Giovanni Bonfiglio e Annalisa Miano , il presidente del consiglio Danilo Lo Giudice, il capogruppo Sandro Triolo, la consigliera Cassaniti, i tecnici comunali Santino Turiano e Francesco Pagano, e il direttore dell’area di vigilanza cap. Diego Mangiò. Presenti anche i proprietari degli immobili confinanti che non perdevano di vista il procedere dei lavori.