Roccalumera – L’uso delle slides durante i lavori consiliari sarà d’ora in avanti regolamentato. Questo provvedimento adottato dal presidente del consiglio (in attesa che il disciplinare venga approvato dal civico consesso) non è stato però digerito dai cinque consiglieri di opposizione che hanno contestato il presidente Antonio Garufi, battezzandolo “il censore”. E ne spiegano i motivi. “La direttiva impone – fanno notare Rita Corrini, Giuseppe Melita, Maria Grazia Saccà, Mauro Sparacino e Antonella Totaro – che tutto il materiale da proiettare deve essere concordato e sottoposto alla visione preliminare e preventiva da parte dell’ufficio di Presidenza; qui si può tranquillamente affermare che il presidente del consiglio veste i panni di … censore, perché vuole visionare prima le immagini che i vari gruppi politici hanno intenzione di mostrare. Attendiamo a breve nuove direttive dal presidente, che forse vorrà sapere il contenuto dei discorsi e le intenzioni di voto dei vari consiglieri così da concordarle?”. Su un punto si trovano d’accordo i cinque consiglieri di minoranza; “Siamo d’accordo su un punto con il presidente – hanno precisato – e cioè la proiezione non deve superare i tempi previsti per gli interventi dei singoli consiglieri stabiliti dal regolamento consiliare ed essere attinente all’ordine del giorno”. Per la minoranza, però, questo nuovo regolamento che disciplina l’uso delle slides durante il consiglio comunale non serve a niente e soprattutto mortificherebbe la libertà di espressione. “Nelle more che venga modificato il regolamento che disciplini la materia, auspichiamo – concludono Corrini, Melita, Saccà, Sparacino e Totaro – che venga concessa a tutti i consiglieri, di maggioranza o di minoranza poco importa, la possibilità di esprimere il proprio pensiero con ogni mezzo di diffusione senza sottostare a preventive autorizzazioni”. Ma le “polemiche sterili ed inutili della minoranza – ha dichiarato il presidente Antonio Garufi – non meritano risposta. Sono stato più volte attaccato il consiglio, ma il mio comportamento è stato sempre preciso e lineare con tutti, e non di censore. Adesso stiamo lavorando per regolamentare la normativa, come da loro esplicita richiesta. Niente di anormale quindi, come vorrebbe fare intendere la minoranza”.