SANTA TERESA DI RIVA – Incidente mortale ieri sera poco dopo le 21 sulla strada provinciale 17 che collega Santa Teresa di Riva alle frazioni a valle di Savoca e all’Abbazia dei SS. Pietro e Paolo D’Agrò. La vittima è un cittadino rumeno di 55 anni, Ciorano Marin, senza fissa dimora ma da qualche tempo accampato con la famiglia in un alloggio di fortuna all’interno del polo artigianale di Catalmo, a pochi metri dal luogo dove si è verificato l’incidente. Il Marin stava percorrendo la strada provinciale, preceduto dal figlio che aveva al guinzaglio un grosso cane. Il ragazzo ha attraversato la strada forse per raggiungere la baracca dove alloggiava, mentre il padre è rimasto più indietro e si accingeva a sua volta ad attraversare la strada, nei pressi del depuratore consortile di S.Teresa. In quel momento con direzione monte mare sopraggiungeva la Fiat Punto guidata da un giovane di Savoca che forse a causa del buio che avvolge la zona ha centrato in pieno il Marin mentre questi era in mezzo alla carreggiata. Nell’impatto l’uomo ha riportato un forte trauma toracico e cranico. Quando sono giunti i sanitari del 118 di Santa Teresa di Riva per il romeno non c’era più niente da fare. Sul posto giungeva una pattuglia dei vigili urbani di Santa Teresa (Scarcella e Centorrino) che dovevano richiedere l’intervento di una fotocellula dei vigili del fuoco per poter procedere ai rilievi. I vigili sull’asfalto non hanno rilevato tracce di frenata, mentre è stato escluso il coinvolgimento di una seconda auto che ha solo colpito lo zainetto del rumeno che era rimasto sulla carreggiata. L’investitore, un giovane residente nella frazione Botte di Savoca, sotto shock ha ricevuto le prime cure dai soccorritori del 118 ed è stato quindi avviato all’ospedale di Taormina per le cure del caso. La zona teatro dell’incidente è avvolta nel buio, non c’è illuminazione pubblica, nonostante ormai sia una arteria super trafficata perché collega il lungomare di Santa Teresa di Riva alle frazioni a valle di Savoca, all’Abbazia, al polo artigianale, al corridoio ecologico, ed è tutto territorio urbanizzato grazie ai massicci insediamenti. Da tempo si sollecita un intervento dell’amministrazione, anche questo giornale ha sollevato il problema (l’ultima volta lo scorso marzo), ma finora ogni appello e ogni segnalazione è scivolata via senza che nelle stanze dei bottoni venisse recepita. Ora ci è scappato il morto. Interverrà qualcuno?