Roccalumera – Tutta la striscia di terreno che circonda la zona artigianale è stata attaccata avantieri da un violento incendio, che stava aggredendo anche l’impianto fotovoltaico. Per fortuna è stato per tempo circoscritto e domato dal gruppo di Protezione civile e dai vigili del fuoco. Ma la notizia è un’altra. Una parte dell’area della zona artigianale è stata trasformata in mini discarica abusiva da vandali e camionisti incivili, creando su tutta la superficie un forte degrado. Alcune persone hanno rotto la ringhiera e sono entrati con i loro mezzi dentro ed hanno scaricato materiale di risulta, rami secchi, calcinacci. Tra l’altro tutta l’area è un po’ isolata ed è coperta da erba alta che nasconde ai passanti le brutture. La struttura è stata realizzata anni addietro, al tempo dell’amministrazione Miasi, ed è ubicata ai margini di contrada Piana, quasi al confine col il territorio del comune di Pagliara. E’ ricca di strade d’accesso, di una moderna rete d’illuminazione e di impianto fotovoltaico. Un’area soleggiata, in mezzo al verde. L’amministrazione del sindaco Getano Argiroffi recentemente ha messo in vendita i dodici lotti, ha istituito una commissione, di cui è presidente il segretario comunale Geatano Russo, ed ha indicato i prezzi a metro quadrato. Si presume che presto saranno venduti e la zona rifiorirà di capannoni artigianali, con posti di lavoro per le aziende e soprattutto per i giovani disoccupati. Nel mentre l’area, ben custodita e recintata, è stata presa d’assalto da camionisti incivili che, dopo aver rotto la ringhiera d’accesso sono penetrati con i loro mezzi (sicuramente di notte, quando non transitano auto) ed hanno scaricato ogni tipo di materiale. Eppure tutta la superficie è circondata da un muro in cemento armato e quindi non è accessibile dall’esterno, tranne di scardinare la ringhiera posizionata all’ingresso della zona artigianale. Ed è quanto hanno fatto barbari camionisti. Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale si attivasse per chiudere l’ingresso con una robusta cancellata in ferro, in attesa di assegnare i lotti, altrimenti si rischia di trovare tra qualche mese montagne di rifiuti al posto dei capannoni.