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Roccalumera: la minoranza scrive alla maggioranza “vergogna”. Risponde il sindaco “delirio per la sconfitta elettorale”

Roccalumera – La rateizzazione della Tares ha innescato un costruttivo diverbio tra il capogruppo della minoranza Rita Corrini (che ha parlato di un ritorno alla Tarsu) ed il presidente del consiglio Antonio Garufi che ha spiegato il passaggio alla Tares, con provvedimenti che hanno tenuto conto delle difficoltà economiche in cui versano le famiglie e soprattutto le attività produttive. E’ stato questo uno dei passaggi più significativi della seduta consiliare, a cui non hanno preso parte i consiglieri Benedetto Giordano e Tindara Saitta (maggioranza) e Mauro Sparacino (minoranza). In apertura di seduta si è parlato delle direttive impartite dalla Corte dei Conti sul rendiconto 2011 e sul bilancio del 2012. Sono state riscontrate dall’Ente delle anomalie (anticipazione di cassa e spese varie) per cui l’amministrazione comunale è stata invitata a rientrare nei parametri e rispettare le normative vigenti. Anche qui la Corrini ha contestato la presa di posizione di Garufi e compagni, proponendo un emendamento, che poi è stato bocciato dalla maggioranza. Ma a riscaldare la platea è stato il consigliere Cosimo Cacciola, che ha fatto un excursus dal tempo di Miasi sindaco fino a nostri giorni. Attraverso la documentazione di alcuni atti, e aiutato da una lavagna luminosa ha riprodotto dei documenti che comproverebbero alcuni passaggi della gestione economica della passata amministrazione, come quello di rinviare il pagamento delle prestazioni di alcuni servizi svolti dalle imprese. Una cosa comunque è certa, il confronto aspro tra maggioranza ed opposizione non giova sicuramente al bene del paese.

Il giorno dopo la seduta consiliare, i cinque consiglieri di maggioranza (ma un consiglio erano in quattro), hanno diramato questo (pesante) comunicato stampa:

“La minoranza aveva chiesto di spostare la terza e la quarta rata della TARES, la tassa sui rifiuti, aprendo un tavolo di confronto con l’ATO per giungere ad una quantificazione chiara, oggettiva e convincente del costo del servizio. Durante il dibattito è emerso che la TARES è stata quantificata in base ad un preventivo della società d’ambito predisposto nell’aprile del 2013, mentre nel mese di maggio sono state attivate le borse lavoro, con cui il servizio di spazzamento delle strade è stato curato dal Comune che ha speso solo 30.000,00 circa sino alla fine dell’anno, ma il piano finanziario della TARES prevede di pagare 360.000,00 euro per lo spazzamento ed il lavaggio strade che non risulta se, quando e per quante volte è stato fatto. Ad un certo punto il Presidente, inspiegabilmente sorridente – al limite dell’offesa nei confronti dei problemi dei cittadini – passa la parola ad un consigliere di maggioranza, che fa calare il sipario sulla TARES ed inizia una lunga digressione su debiti, tagli alla spesa, telefonini, proiezioni, indennità di carica e attacchi personali chiaramente non attinenti all’argomento da trattare: tutto e il contrario di tutto, con un’unica eccezione la TARES, l’argomento all’ordine del giorno, nonostante un’ora tutta a disposizione. Il Presidente continua a calpestare il regolamento: 5 minuti alla minoranza per trattare il bilancio di previsione, un’ora alla maggioranza per sviare l’attenzione dalla TARES e da quello che si può e si deve cercare di fare per mitigarne gli effetti sulle tasche dei cittadini. L’ennesima violazione del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale (articolo 28 comma 3 e art. 29 comma 2 e 3). Dopo l’inusitato “show”, il Presidente ha la sfacciataggine di vestire i panni del moderatore ed invita il consigliere Corrini a non ribattere per evitare inutili polemiche: come mai non ha posto l’invito prima al suo “attuale compagno di viaggio”? Giudicate Voi! Ma vi è di più: dichiara di condividere, a parole, la richiesta della minoranza ma, nei fatti, subito dopo, in maniera del tutto inspiegabile, chiede che la mozione venga ritirata: questo è il massimo dell’ipocrisia politica! Una sola cosa è chiara, le proposte della minoranza, anche condivisibili, non solo non devono essere votate ma non vanno nemmeno discusse infrangendo tutte le regole democratiche. A Roccalumera con l’attuale Amministrazione vige “La loro nuova regola”: NOI ABBIAMO VINTO LE ELEZIONI E FACCIAMO QUELLO CHE VOGLIAMO mentre gli altri devono stare in “religioso silenzio” e, per di più, devono PAGARE “TUTTO E SUBITO” SENZA DIRITTO DI CONFRONTO E DI CAPIRE. Questo comportamento merita un solo commento politico: “VERGOGNA: CONTINUATE A CALPESTARE LE REGOLE BASILARI ED ELEMENTARI DELLA DEMOCRAZIA NONCURANTI DELLE ESIGENZE DEI CITTADINI!”

25/01/2014

I Consiglieri Comunali di Minoranza Rita Corrini. Maria Grazia Saccà. Antonella Totaro. Giuseppe Melita e Mauro Sparacino.

 —   —   —

La replica del sindaco Gaetano Argiroffi:

“Egregio direttore ancora una volta devo un chiarimento ai miei concittadini e a chi legge. In un comunicato diffuso in data odierna, la minoranza sostiene che, malgrado essa avesse richiesto lo spostamento della terza e quarta rata della Tares, ha avuto una risposta negativa in dispregio delle aspettative dei cittadini e dei minimi principi di democrazia. Innanzitutto ci tengo a dire che la proposta della minoranza non è stata accettata per ragioni di natura tecnica, per come ha spiegato il Capo Area Finanziaria, dott. Luciano Scala, il quale ha detto in Consiglio Comunale che nessuna modifica fosse possibile all’impianto del bilancio di previsione 2013, pena lo squilibrio contabile ed il disavanzo negativo. Sicché, nessun atteggiamento di prevaricazione ha pervaso i Consiglieri di Maggioranza nel respingere la richiesta della Minoranza, bensì un alto senso di responsabilità, in ossequio alle indicazioni tecniche provenienti dal Ragioniere Capo del Comune ed alla delega ricevuta dagli elettori. Quanto poi agli insulti che ci vengono rivolti ed al commento “vergogna continuate a calpestare le regole basilari della democrazia” li rispedisco al mittente. In più, condivido in pieno l’azione del Presidente del Consiglio, Arch. Antonio Garufi, in quanto essa è stata ineccepibile, avendo egli dato voce a tutti i presenti in aula, sia tecnici che politici. Suggerisco, infine, ai consiglieri di minoranza, essendo essi una propaggine della passata amministrazione, di tenere un profilo basso ed, anziché attaccare la maggioranza, fare una qualche ammissione di colpa sui guasti arrecati a Roccalumera. Riscontro invece da parte loro, anziché atteggiamenti di ravvedimento, toni aggressivi e fuori luogo, probabilmente dovuti alla sconfitta elettorale ed alla paura di essere dimenticati, unitamente al loro leader. Circa quest’ultimo, noto che egli è in preda al più totale delirio, per la perdita di credibilità alla sua persona, dallo stesso avvertita. Chiedo venia per lui e per quelli che ancora lo ascoltano”.

         Cordialmente.                              

        Gaetano Argiroffi

 

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