Roccalumera- Una delle priorità dell’amministrazione Argiroffi è quella di destinare particolare attenzione ai vecchietti soli ed emarginati. E appunto per questo, proprio in questi giorni l’amministrazione comunale ha emanato un bando in merito all’affidamento del servizio di assistenza domiciliare agli anziani e alle persone disabili. Il servizio avrà una durata di sei mesi ed un costo per l’Ente di trentanovemila e trecento euro. Alla gara, a procedura negoziata, potranno partecipare tutte le associazioni socio – assistenziali iscritte nel competente albo regionale. La domanda di partecipazione, comprendenti progetto di gestione e offerta economica, dovrà essere sigillata all’interno di un plico controfirmato sui lembi e presentata entro le ore 12 del prossimo 20 gennaio al protocollo comunale. L’aggiudicazione sarà effettuata secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Gli anziani e disabili che dovranno usufruire del servizio sono ottanta e saranno assistiti e seguiti giornalmente da personale e infermieri qualificati. Da svariati anni la municipalità roccalumerese nonostante i tagli dei trasferimenti nazionali e regionali assicura il servizio di assistenza domiciliare agli anziani aventi diritto. Nello specifico gli operatori si adopereranno per l’igiene dell’alloggio, per l’igiene e cura della persona , disbrigo pratiche (pensione – autorizzazione richieste mediche – esenzione ticket su farmaci ed esami clinici) ed accompagnamento per visite mediche. L’assistenza sarà estesa a tutte le persone anziane che vivono da sole o in condizioni disagiate (circa ottanta) ma soprattutto a quei vecchietti ammalati che non hanno parenti e che abitano in condizioni di povertà. L’amministrazione Argiroffi, pur in presenza di deficit finanziario, non ha fatto mancare l’assistenza domiciliare agli anziani che vivono da soli e che stanno veramente male. “Pur nelle ristrettezze economiche – ha dichiarato l’assessore al ramo Miriam Asmundo – il nostro sforzo è di pagare i debiti ereditati dalla passata amministrazione ma nello stesso tempo di non tralasciare i servizi di pubblica utilità, tra cui, appunto, l’assistenza agli anziani”.