SANTA TERESA DI RIVA – In arrivo il progetto per la salvaguardia della costa di Santa Teresa di Riva. Per il finanziamento si stanno attrezzando. “Prima della fine di gennaio sarà pronto il progetto per la salvaguardia della costa”. Lo ha annunciato il sindaco di Santa Teresadi Riva, Cateno De Luca, nel corso del suo messaggio augurale per l’anno nuovo, anticipando che si tratterà “di un progetto snello, niente di faraonico” come quello precedente per la cui realizzazione occorrevano più di 30 milioni di euro “e quindi mai finanziabile”. In verità De Luca aveva già scritto che il progetto sarebbe stato pronto per dicembre, evidentemente c’è stato qualche intoppo. Niente di che, un mese più, un mese meno, quello che interessa è che si arrivi all’appalto delle opere che dovrebbero salvare la spiaggia dall’erosione ed il lungomare dai marosi. “Abbiamo scelto una ipotesi progettuale più economica che ci consentirà con circa 10 milioni di euro di risolvere il problema”. Infatti con il vecchio progetto da oltre 30 milioni ci sarebbero state – sempre secondo il sindaco – poche speranze di accedere ai finanziamenti, e spiega perché: “Per tutta la Sicilia in passato sono stati messi mediamente circa 50 milioni di euro ecco perché è impossibile proporre progetti di otre 30 milioni che pur se a stralci richiederebbe almeno la partecipazione a 6 bandi regionali, ciò tecnicamente diventa impossibile” L’amministrazione comunale ora intende partecipare a due bandi regionali consecutivi “e nel giro di due/ tre anni risolvere anche questo problema”. La soluzione prospettata con il nuovo progetto è quella dei “pennelli” mentre il precedente studio dell’Università di Catania prevedeva la soluzione della barriera soffolta (come è stato fatto a Sant’Alessio). L’amministrazione comunale ora ritiene che quel vecchio progetto non vada più bene, e dopo avere fatto eseguire nuove indagini batimetriche affidandosi all’Università di Enna, è arrivata alla conclusione è che la barriera non va più bene, ci vogliono i “pennelli” che salvaguarderanno meglio dal mare di scirocco. E’ stato anche spiegato che questo nuovo incarico si è reso necessario perché dopo quattro anni la situazione del fondale è cambiata in peggio e quelle indagini del 2009 non sono aderenti alla realtà attuale. Barriera o pennelli quello che importa è che si elimini in tempi brevi il pericolo rappresentato dalle mareggiate che, senza spiaggia, arrivano fin dentro le case sul Lungomare provocando disagi ma, principalmente apprensione nelle persone che in esse ci abitano tutto l’anno e che sono anche stanche di promesse che non portano da nessuna parte. A gennaio sarà pronto il progetto? Benissimo. Ma dopo bisognerà mettere mano al finanziamento, cioè intercettarlo. Auguriamoci non ci voglia un georadar…