SANTA TERESA DI RIVA – Sta facendo molto discutere l’opinione pubblica santatatersina il finanziamento di 70 mila euro che la giunta municipale ha concesso ad una associazione cittadina, “Amiamo Santa Teresa” costituita nel 2011 e che è notoriamente vicina al sindaco Cateno De Luca ed il cui primo presidente è stato il primo dei non eletti nella lista di “Sicilia Vera” che sosteneva la candidatura a sindaco di De Luca, e che qualche mese fa si è dimesso per andare ad occupare il posto in consiglio comunale dopo le dimissioni di Sandro Casablanca. A parte il contributo importante, la domanda è: perché finanziare una associazione che ha ottenuto dalla Regione un contributo di 407.000 (quattrocentosettemila euro) per realizzare le stesse iniziative che l’a,amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva ha finanziato? Che bisogno c’era di togliere una cifra così importante dal bilancio comunale, che notoriamente non naviga nell’oro, per la realizzazione di un progetto denominato “Emozioni rurali – percorsi del gusto tra natura, cultura e tradizioni dei Peloritani” che è già stato ammesso a finanziamento nel contesto del Gal Peloritani, per la promozione e la valorizzazione dei prodotti tipici locali, sia in ambito turistico, che locale? Sarà per una strategia di area vasta? Il presidente attuale dell’associazione, Stefano Morales, ha invitato il 26 agosto le amministrazioni comunali dei paesi interessati ad una forma di collaborazione nella organizzazione e nella formulazione di eventi, chiedendo al contempo la disponibilità di un cofinanziamento, invitando i comuni ad inserire regolarmente nei propri bilanci annuali del 2013 e nei pluriennali per gli anni finanziari 2014 e 2015, una somma finalizzata alla realizzazione del progetto. L’unico a rispondere con una cifra non certo simbolica (e che cifra) è stato il comune di Santa Teresa di Riva. Anche perché l’associazione con il protocollo d’intesa è stata investita dell’incarico di acquisto stand espositivi, prodotti per la degustazione, della organizzazione di spettacoli per la valorizzazione delle tradizioni rurali, oltre che per brochure, cartellonistica, sito web, manifesti eccetera, il tutto lungo il corridoio ecologico sul torrente Agrò. Con queste premesse, e tenuto conto dei vantaggi incommensurabili che il comune di Santa Teresa potrà ricavarne, la giunta ha deciso di compartecipare al progetto con 70 mila euro e di stipulare con l’associazione un protocollo d’intesa per la fruizione e l’utilizzo dei beni acquistati, e questo perché perché l’associazione ha stabilito la sua sede operativa al Palazzo della Cultura di villa Ragno (naturalmente concesso in comodato d’uso gratuito, nel quadro di una strategia di area vasta). Da un paio di giorni a Santa Teresa non si parla d’altro, anche perché ci sono associazioni culturali con cartelloni molto interessanti che hanno ricevuto veramente briciole. Naturalmente brilla per il suo assordante silenzio la componente consiliare di minoranza.