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sabato, Luglio 27, 2024
HomeAttualitàAlemanno e Briguglio: una nuova destra e tornare alla lira

Alemanno e Briguglio: una nuova destra e tornare alla lira

“Dobbiamo ricostruire in Italia una destra politica, sociale e popolare che riscopra il valore della Nazione e si riappropri della difesa dell’interesse nazionale” Così Gianni Alemanno, leader di Prima l’Italia, uno dei movimenti che punta a ricostruire una nuova An, ha motivato il lavorio in atto a destra, nel corso della manifestazione sul tema “Una nuova destra per nuove regole in Europa” che si è tenuta al Palazzo dei Leoni, a Messina, con una buona partecipazione di pubblico. “Bisogna fare patriottismo , non solo sventolando il nostro caro tricolore, ma difendendo pezzi importanti della nostra economia nazionale, dal made in Italy, ai nostri prodotti tipici contraffatti. Bisogna mettere in discussione “questo euro” e l’Europa a trazione tedesca – ha detto ancora Alemanno – rinegoziandone termini e condizioni, a cominciare dal fiscal compact, che erode la nostra sovranità nazionale e rischia di portare l’Italia all’impoverimento economico e a farci commissariare dalla Troika Ue-Bce-Fmi come la Grecia. Ecco perchè – ha concluso – dobbiamo ricostruire il partito della Nazione, il partito degli Italiani”. Gli ha fatto eco Carmelo Briguglio, presidente dell’associazione Scuola Politica che ha annunciato l’adesione al movimento di Alemanno insieme al suo gruppo.”Torniamo in campo, senza preoccupazioni elettorali, per dare un contributo a una nuova destra politica di cui An può essere il punto di partenza e aperta a tutti, oltre divisioni e pietre di confine del passato. Una destra sociale che – ha aggiunto Briguglio – si faccia carico delle sofferenze in cui si dibattono famiglie e imprese e che stanno minano il benessere non solo economico dei ceti più deboli ma anche delle classi medie e delle giovani generazioni colpite da disoccupazione e precariato. Dobbiamo rifare un moderno partito di destra non per noi ma per i nostri figli il cui futuro dobbiamo difendere dalle tecnocrazie che espropriano la sovranità popolare”. Nel dibattito sono intervenuti Nuccio Ricciardello, Roberto Materia, Francesca Parrinello, Giuseppe Luppino, Bruno De Vita, Gianfranco Minuti, Orlando Russo, Massimiliano Cardullo, Antonio Triolo, Nino Lo Presti, Sinhue Curcuraci. (c.s.)

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