SANTA TERESA DI RIVA – Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì scorso i due decreti che concernono lo scarico in mare delle acque depurate degli impianti di Santa Teresa di Riva e di Letojanni. Per Santa Teresa il dirigente generale del dipartimento regionale dell’acqua e dei rifiuti ha disposto il diniego della autorizzazione allo scarico per l’impianto di depurazione di contrada Catalmo. In pratica l’istanza dovrà essere adeguata alla sopravvenuta normativa. Il direttore dell’ufficio tecnico, geom. Franco Cisto, ha dato l’incarico per presentare la nuova istanza allo stesso tecnico che aveva presentato l’istanza bocciata. La nuova istanza da presentare all’assessorato regionale dell’Energia dovrà tenere conto del dettato stabilito con il decreto assessoriale n. 353 del 21 marzo 2013 per il rilascio delle autorizzazioni allo scarico. La giunta ha stanziato per questa incombenza 2800 euro “perché vi è la necessità di condurre una accurata istruttoria tecnico amministrativa di verifica ed approfondimento delle caratteristiche tecnico funzionali e l’individuazione degli eventuali interventi necessari per la messa a norma degli stessi alla luce della normativa vigente”. Pollice su per il Consorzio rete fognante di Taormina nella qualità di soggetto gestore del depuratore di Letojanni. Con decreto n. 1776 è stato disposto , infatti, il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico delle acque reflue urbane in uscita dall’impianto di trattamento sito in contrada San Filippo del comune di Letojanni a servizio della rete fognaria dei comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni e Castelmola, che potranno essere scaricate nel mar Ionio mediante condotta sottomarina entro i limiti della potenzialità dell’impianto corrispondente a 36.000 abitanti e con una portata nera media in tempo di asciutto non superiore a 354 mc/h. L’autorizzazione ha validità quadriennale. Un anno prima della scadenza ne dovrà essere richiesto il rinnovo.