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lunedì, Maggio 19, 2025
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Pagliara, polemiche in consiglio sulle tariffe della Tares

Pagliara – Anche nell’ultimo consiglio comunale non sono mancati i momenti di forte contrasto tra maggioranza ed opposizione . Questa volta gli argomenti che hanno alimentato le polemiche durante il civico consesso sono stati l’approvazione del regolamento comunale sulla Tares e l’approvazione delle tariffe Tares per l’anno 2013. Infatti secondo il gruppo di minoranza consiliare le tariffe sono state aumentate a dismisura senza agevolare le fasce più deboli. ”Quando si tratta di approvazione di regolamenti bisogna convocare il civico consesso in seduta ordinaria – hanno dichiarato i consiglieri di minoranza – mettendo gli atti a disposizione dei consiglieri comunali almeno 5 giorni prima. Questo perché, come è facilmente intuibile, ciascun consigliere può proporre emendamenti e modifiche che chiaramente richiedono dei tempi tecnici inevitabili. Sia chiaro, funziona così ovunque, ma non a Pagliara. Abbiamo presentato ben otto emendamenti, al regolamento comunale della Tares, al fine di agevolare, tra le altre, le fasce più deboli, le famiglie con reddito più basso, con tre o quattro figli e le persone anziane. Sono stati tutti respinti, in quanto secondo la maggioranza, approvandoli si sarebbero registrate delle minori entrate nelle casse comunali. In sostanza devono pagare tutti , tanto e subito.” Di contro il sindaco del comune collinare Domenico Prestipino, risponde alle accuse mosse dall’opposizione:” Se le nuove tariffe Tares sono aumentate dipende dal governo nazionale, in quanto la nuova normativa prevede per il contribuente la copertura del servizio al 100% con un gettito pari a 209 mila euro. Nonostante l’incremento per le fasce più deboli, una o due persone, c’è stata una diminuzione della precedente tariffa. In più – continua Prestipino – sono stati inserti cinquantanove nuovi contribuenti , si è quindi allargata la base impositiva con il conseguente calo della tariffa per gli utenti iscritti già a ruolo. Non si sono potuti prendere in considerazione gli emendamenti, demagogici, presentati dalla minoranza in corso di seduta, perché mancava la quantificazione dei benefici e di conseguenza la relativa copertura di bilancio, gli stessi non hanno ottenuto il parere positivo del ragioniere comunale e del revisore dei conti presenti in sede”.

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