Santa Teresa di Riva – Il signor Giovanni Cami, classe 1922, in occasione della ricorrenza del 4 novembre è stato invitato dall’Amministrazione comunale alla messa e alla successiva cerimonia in piazza Marinai d’Italia come ultimo reduce invalido di guerra della zona jonica ad aver partecipato alla Seconda Guerra Mondiale. Quello stesso giorno, oltre alle autorità civili e militari, erano presenti delle scolaresche a cui non è passato inosservato questo anziano signore che portava alta la bandiera italiana. Tanti gli alunni che hanno chiesto alla maestra che li accompagnava se potevano farsi raccontare dal signor Cami gli anni della guerra. La maestra, Mariangela Nunzio, ha contattato il diretto interessato che assai entusiasta ha promesso la sua presenza che ha mantenuto dopo qualche giorno per la felicità dei tanti bambini della scuola elementare di Bucalo che hanno ascoltato entusiasti questo invalido di guerra. Il signor Cami, dall’alto dei suoi novant’anni, ha ripercorso alcuni momenti che lo hanno particolarmente colpito come quando ha combattuto in Russia, contro non solo i nemici, ma anche il freddo o come quando è stato costretto a rifugiarsi per lunghi periodi per sfuggire dalle truppe tedesche o quando ha perso un occhio che lo ha reso invalido. Momenti dolorosi anche per la perdita di tanti compagni e il non aver trascorso i migliori anni della sua vita come un qualunque ragazzo. Ha ricordato anche i suoi pasti frugali quando gli era possibile e poi il suo rientro in Sicilia. Tornato, ha dovuto reinventarsi una vita considerando il fatto che l’Italia usciva a pezzi dalla Guerra, ma si è rimboccato le maniche e partendo dal suo piccolo paese natio, Locadi, percorreva a piedi la strada arrivando nei comuni rivieraschi, a volte mancando da casa per giorni, cercando di vendere uova. Diverse sono state le domande rivolte dai bambini al signor Cami dopo il suo racconto. Lui ha dispensato consigli spiegando che la vita va vissuta intensamente e vicino agli affetti cari come non è stato possibile a lui e a tanti altri suoi coetanei, pur essendo felice, però, di avere combattuto per la sua Patria. Si può ben dire che il signor Cami ha vissuto due epoche completamente diverse, la prima fatta di devastazione, guerre, fame, ma piena di valori e la seconda, quella attuale, dove prevalgono il consumismo, l’arrivismo ed il potere economico.