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domenica, Settembre 8, 2024
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Appello ai nostri lettori: Un giovane ci chiede di aiutarlo (Lettera in redazione).

Potremmo sembrare pedissequi, ripetitivi, banali però non ne possiamo fare a meno. E’ più forte di noi. Dove c’è qualcuno che ha bisogno ci facciamo in quattro per aiutarlo: nei limiti delle nostre possibilità, ovviamente. Tempo addietro una signora ci ha chiesto di aiutarla perché moriva di fame e perché, per dare da mangiare ai figli, qualche volta è stata costretta a rubare nei supermercati. Tante persone hanno riposto, hanno scritto, con slancio ammirevole. Ci hanno consegnato soldi, da mangiare e qualcuno le ha offerto del lavoro (pulizie in famiglia). Una seconda volta una mamma ci ha mandato una lettera chiedendoci una playstation per il suo bambino. Ebbene anche qui c’è stata una partecipazione corale: ne sono arrivare quattro presso la redazione del nostro giornale a Roccalumera (due buone e due meno buone, ma questo conta poco: è l’azione generosa che conta). La signora ci ha ringraziato e si è messa a piangere, non aveva visto mai tanta generosità, perché tutti le chiudevano la porta in faccia. Questa mamma due playstation le ha tenute per suo figlio e due le ha regalate ad altrettante famiglie povere, che vivono vicino casa sua.

Adesso abbiamo una terza richiesta, anche questa interessante e nello stesso tempo commovente. Eccola: “Signor direttore sono un giovane di Nizza Sicilia ed ho sedici anni. La mia famiglia, dopo il licenziamento di papà, vive alla giornata ed io comprendo il dramma e non chiedo niente. La settimana scorsa si è rotto il mio computer che era vecchio da anni e sono rimasto fermo, chiuso nella mia stanza, senza poter più distrarmi e documentarmi. E penso magari ai miei amici che magari ne hanno due ed io non ho, e poi a scuola mi domandano perché non rispondo più ai messaggi che mi mandano su facebook. Ma il computer mi serviva soprattutto per fare i compiti, adesso non so più come fare. Lei per favore mi può aiutare? Non so a chi rivolgermi, perché i miei genitori non hanno un euro e non posso chiederlo perchè so che procurerei in loro un forte dolore. La prego mi aiuti”.   Lettera Firmata

(La lettera era un po’ sgrammaticata e l’abbiamo sistemata noi, senza però alterare il contenuto. Inoltre abbiamo tolto la firma per non essere identificato il ragazzo, tra l’altro minorenne)

Non sappiamo che dire. A noi, che siamo particolarmente sensibili, questi episodi dispiacciono e fremono il cuore, perché mettono a nudo la povertà che regna in tante famiglie. Tra l’altro abbiamo apprezzato il senso di responsabilità di questo sedicenne che, percependo la miseria che si respira a casa sua, non osa chiedere ai genitori l’acquisto di un nuovo computer. Il nostro appello è rivolto ai 3600 cittadini del nostro comprensorio che giornalmente ci onorano leggendo le notizie pubblicate sul nostro giornale on-line. Cittadini lettori che già hanno dato prova di generosità ed affetto, offrendo denaro, generi alimentari e playstation a chi ne aveva bisogno. Noi siamo andati da un rivenditore amico e il più piccolo ci veniva a costare 300 euro. E al momento sono tanti anche per noi. Chiediamo ai papà e alle mamme, ma soprattutto ai giovani: se in casa vostra c’è un doppio computer, perché vecchio, perché messo da parte, perché superato (ma funzionante), ebbene facciamo felice un ragazzo sedicenne. Donatelo a questo giovane: Fatelo, come se fosse vostro figlio o vostro fratello. Grazie. Grazie di cuore.

Pino Prestia

– – – per i vs. messaggi  gazzettajonica@libero.it oppure tel. 329 2903305

 

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