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martedì, Luglio 8, 2025
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Si torna a parlare dei nuovi svincoli sulla A18: Bartolotta convoca il Cas

SANTA TERESA DI RIVA – Un incontro con i sindaci del comprensorio a breve per fare il punto sulla situazione degli svincoli in progetto sulla A18 Messina – Catania: lo convocherà l’assessore regionale alle Infrastrutture Nino Bartolotta dopo che dal Cas arriverà la relazione tecnica richiesta per uno screening sullo stato dell’arte di alcuni progetti in itinere da … secoli. Un altro incontro con i sindaci del comprensorio Gioiosa – Taormina servirà, invece, a fare il punto, si spera definitivo, sulla situazione frane sulle statali 113 e 114. Da Capo Skino (Gioiosa Marea) a Capo Scaletta, a Capo Alì, a Capo Sant’Alessio. Da qui muoverà il successivo vertice con Provincia – Anas – Genio Civile – Cas – ed tutti i sindaci. “Intendo avviare una nuova fase – spiega l’assessore Bartolotta – perché dobbiamo trovare delle soluzioni che ci consentano di normalizzare il presente e trovarci pronti in caso di emergenza. La viabilità, soprattutto sulla direttrice jonica, non è delle migliori, ci sono troppe criticità che non sono state risolte, ma ce ne sono altre che potrebbero aprirsi al prossimo primo temporale. Bisogna programmare, conoscere il fabbisogno del Cas, ma anche le sofferenze dei comuni su cui pesa sistematicamente l’interruzione dell’autostrada o della statale. E finirla con i tavoli tecnici che non portano da nessuna parte. Occorrono risposte concrete. Come per esempio per lo svincolo di Alì Terme, per il quale ci sono a disposizione 18 milioni ma i tecnici dicono ne abbisognino altri 10 per realizzarlo. Non sarà facile reperirli, per cui dobbiamo capire quello che si può fare, subito, con i 18 milioni già disponibili. Per lo svincolo dell’Agrò bisogna capire se il progetto di preliminare presentato al Cas dall’Unione dei Comuni ha un futuro, se c’è stata l’acquisizione dei pareri necessari e propedeutici alla redazione delle varianti urbanistiche, oppure bisognerà puntare su un minisvincolo che possa far fronte alle emergenze. Anche le rampe di Itala e di Santa Teresa di Riva potrebbero rappresentare una risposta”.

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