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lunedì, Luglio 7, 2025
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Metano, la Regione boccia il progetto di S.Teresa. Il comune ricorre al Tar

SANTA TERESA DI RIVA – Il progetto per la rete di metanizzazione a Santa Teresa di Riva è stato bocciato dall’assessorato regionale dell’energia e dei servizi di pubblica utilità perché “l’approvazione del progetto resa da organo incompetente (il Genio Civile) ed è da ritenersi irregolare in quanto il costo del progetto, superiore al triplo della soglia comunitaria (5 milioni di euro) obbligava a sottoporlo alla Commissione Regionale Lavori Pubblici”. Il decreto, firmato dal dirigente dell’assessorato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione n. 16, sarà impugnato dalla giunta di Santa Teresa di Riva presso il Tar di Catania che ha affidato l’incarico di rappresentare le ragioni del Comune all’avv. Raffaele Tommasini di Messina. Una mazzata per le speranze del nostro comune di essere finalmente metanizzato, ma il sindaco Cateno De Luca non demorde e spiega le ragioni per cui il decreto di diniego del finanziamento appare immotivato e lesivo degli interessi della cittadinanza. “Il comune ha partecipato al bando per la concessione dei contributi regionali producendo tempestivamente la documentazione richiesta. Il progetto, in particolare, prevede essenzialmente lavori di scavo e diposa in opera di tubazioni in polietilene, la posa di gruppi di riduzione, le diramazioni e gli allacciamenti all’utenza fino ai contatori, compresa la fornitura e la posa in opera, oltre che la realizzazione di un impianto di telecontrollo, il ripristino e la sistemazione delle reti stradali interessate. Il progetto ha ricevuto le approvazioni previste dalla vigente normativa”. In particolare De Luca sostiene che ad avere sbagliato è il dirigente “perché ha erroneamente valutato gli atti della procedura formulata dall’assessorato, valutazione che ha travisato l’individuazione delle norme e delle previsioni di legge applicabili in questo caso”. A quanto sembra l’assessorato ha valutato “l’importo del progetto” facendo erroneamente riferimento “al costo del progetto” e computando nello stesso anche l’aliquota Iva. “La normativa per la soglia dei contratti pubblici di rilevanza comunitaria fa riferimento al valore stimato al netto dell’imposta sul valore aggiunto” e l’importo netto è inferiore alla soglia stabilita per cui – secondo l’interpretazione del sindaco De Luca – non doveva essere sottoposto all’approvazione della commissione regionale dei lavori pubblici. “In altri termini, allorquando il legislatore (anche regionale, in sede di recepimento delle normative) ha inteso prevedere il computo dell’Iva nei parametri di riferimento, lo ha fatto in maniera esplicita, e la mancata esplicitazione non può che condurre alla conclusione che l’interpretazione debba essere effettuata in linea con i principi generali sanciti dal codice dei contratti, ovvero che gli importi di riferimento debbono essere individuati con esclusione dell’Iva”. Il comune di Santa Teresa di Riva aderisce alla convenzione del bacino “Sicilia Jonio Peloritani” costituito con i comuni di Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio, Fiumedinisi, Furci, Itala, Mandanici, Nizza, Pagliara, Roccalumera, Sant’Alessio, Savoca e Scaletta Zanclea. La concessione per la progettazione, costruzione e gestione ventennale della rete metanifera era stata affidata mediante procedura aperta alla FinConsorzio di Roma il 28 febbraio 2011 con contratto di servizio sottoscritto dall’amministratore unico del società concessionaria, Antonino Fausto Anfuso, a cui ha fatto seguito la trasmissione del progetto esecutivo. Si tratta di investimenti per oltre 110 milioni di euro. Lo scorso marzo il sindaco del comune di di Fiumedinisi, capofila del progetto, Alessandro Rasconà aveva annunciato l’ammissione a finanziamento per cinquantatrè milioni e 700 mila per la realizzazione della rete di distribuzione del metano nei 15 comuni del bacino ionico-peloritano. Il decreto del dirigente generale del dipartimento per l’energia era stato pubblicato sul sito ufficiale del Po Fesr Sicilia. Il Progetto ha ottenuto un contributo massimo concedibile di complessivi 53,7 milioni di Euro sui 74,7 del totale dei progetti ritenuti ammissibili. E si prevedeva che i lavori sarebbero dovuti iniziare entro l’estate. Ora si scopre che Santa Teresa di Riva ne è fuori. Ma non è detta l’ultima parola.

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