CASALVECCHIO – Giallo sulla lista di Pietro Santoro che per un pelo non ha rischiato l’esclusione. Infatti la commissione elettorale ha riscontrato delle carenze nella documentazione allegata alla lista, soprattutto è stata rilevata la mancanza del contrassegno, anche se c’era la descrizione del simbolo”un sole nascente con la bandiera Italiana”. Lacuna molto grave, secondo i componenti della commissione elettorale mandamentale di Taormina, tanto che è stato deciso di non ammettere la lista alla competizione elettorale, invitando i rappresentanti ad integrare la documentazione entro 24 ore. Questa mattina i presentatori si sono fiondati a Taormina ed hanno integrato la documentazione mancante. Nel frattempo la notizia si è subito diffusa in paese tanto che i supporters di Marco Saetti, nell’eventualità della esclusione della lista di Santoro, stavano preparando la lista civetta per rendere anche la minoranza. Ma tutto è rientrato. La lista di Santoro, ammessa in extremis, è formata da soli nove candidati (tre soli dei quali residenti a Casalvecchio) e questo ha consentito la candidatura si tre sole donne (quattro se i candidati fossero stati dodici, ovvero i due terzi). “E’ stata una scelta” ha spiegato il candidato sindaco Pietro Santoro. Ma le voci che circolano in paese sono ben altre, tanto da far gongolare i sostenitori di Saetti che già si sentono la vittoria in tasca. Comunque vada, Casalvecchio avrà un sindaco nuovo di zecca. Sarà la prima volta, infatti di Marco Antonio Saetti, 59 anni, dipendente dell’Agip, e Pietro Santoro, 65 anni, presidente del consiglio uscente e direttore dell’agenzia Siae di Santa Teresa di Riva, al suo secondo tentativo (dopo quello di dieci anni fa) di arrivare alla ambita poltrona.