Castelmola – I comuni per impinguare le casse comunali adottato delibere che a volte vanno contro ogni regola. E’ il caso del comune di Castelmola che aveva imposto una maggiorazione della Tarsu nei confronti di un esercizio alberghiero. Sull’argomento riceviamo e pubblichiamo: “Il Comune di Castelmola non può applicare una tariffa uniforme, ai fini della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nel caso di esercizi alberghieri, dovendo assimilare le unità alberghiere alle civili abitazioni. Lo ha deciso la Commissione Tributaria Provinciale di Messina a seguito di un ricorso presentato dalla società F.lli Intelisano s.n.c. di Intelisano Giuseppe & C., avverso un avviso di pagamento che era stato notificato per la T.A.R.S.U. relativa all’anno 2008, con il quale si richiedeva la somma di €. 24.886,00. La società in questione, che gestisce l’Hotel Villa Sonia di Castelmola, si era vista recapitare il suddetto avviso di pagamento da parte della Serit Sicilia S.p.A., nel quale si specificava che in applicazione della tariffa pari ad €. 4,46 mq., ed a fronte di una complessiva superficie di mq. 4200, la somma da pagare ammontava ad €. 24.886,00, che era ben superiore a quella che, fino all’anno 2005, era stata usualmente richiesta dal Comune di Castelmola, a seguito di una lievitazione eccessiva delle tariffe autorizzata dal Consiglio Comunale con relativo atto deliberativo. Ebbene, la Commissione Tributaria adita con sentenza emessa dalla Sezione 11 nel procedimento iscritto al numero di ruolo 6812/10, ha annullato l’atto impugnato, disponendo che il Comune di Castelmola proceda ad una riliquidazione della tassa, assimilando, appunto, le unità abitative alberghiere alle civili abitazioni. Quindi per quest’ultime si dovrà applicare la tariffa pari ad €. 1,36 mq già prevista per le civili abitazioni, mentre per i locali adibiti a ristorante e cucine potrà applicarsi la tariffa superiore pari ad €. 4,46 mq.”
Società F.lli Intelisano s.n.c.