SANTA TERESA DI RIVA – Quattrocento milioni di opere pubbliche inserite nel programma triennale di Santa Teresa di Riva con progettazione preliminare e studi di fattibilità, per le otto opere, costati 1000 euro. Si proprio mille euro. Il “miracolo” De Luca a Santa Teresa continua, non ci saranno più mega incarichi con tanti zeri – dice lui – però in bilancio ha messo 120 mila euro per incarichi ad ingegneri ed architetti, non si sa mai. Sia come sia è riuscito e mettere in moto l’ufficio tecnico che su otto opere ne ha progettate quattro, una l’arch. Salvatore Mondello, che ha collaborato con lo studio di fattibilità per altre tre. Per un compenso di soli mille euro. Ad illustrare i progetti preliminari redatti dai rispettivi tecnici è stato lo stesso sindaco De Luca, fiero di questo nuovo “miracolo”. Le otto “novità” sono: 1) realizzazione del polo sportivo polivalente in contrada passo Botte – Sparagonà (6 milioni e 600 mila euro); 2) valorizzazione dell’area esterna di Villa Ragno finalizzata alla realizzazione di una struttura ricettiva ( 5 milioni); 3) realizzazione, previa demolizione del vecchio municipio, di un fabbricato a tre elevazioni fuori terra più seminterrato e cambio di destinazione d’uso da uffici a commerciale (2 milioni): progetti approvati con lo studio di fattibilità dell’arch. Salvatore Mondello. Quindi: 4) realizzazione di un polo scolastico e dell’infanzia, la “Cittadella degli studi” che sorgerà nella zona a monte di Sparagonà dove saranno ospitate tutte le scuole di competenza comunale: scuola dell’infanzia, scuola materna, scuola media (6 milioni e 750 mila euro). 5) bonifica della discarica rsu dismessa di Vallone Abramo (progetto arch. Salvatore Mondello, 1 milione e mezzo); 6) realizzazione di un edificio di culto in contrada Giardino dedicato alla Madonna del Tindari (500 mila euro); 7) realizzazione di un polo socio sanitario e di volontariato sulla Panoramica (2 milioni); 8) progetto urbano integrato Barracca – Catalmo dove è previsto lo svincolo autostradale, il porticciolo turistico e la valorizzazione di oltre 30 mila metri quadrati di area demaniale che ora viene utilizzata come piazza con l’area ex Stat, (162 milioni 284 mila e 228 euro). Tutto questo è destinato a cambiare in cinque anni il volto di Santa Teresa di Riva. Basta trovare i soldi.
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