Rina – Doveva essere la partita di andata del Trofeo delle Province quella che si doveva disputare al Comunale di Rina tra la Gioventù Santa Teresa e l’Uragano Cep ed invece, piuttosto che di calcio giocato, parleremo di tutt’altro. Un paio di decine i tifosi presenti sugli spalti, temperatura abbastanza bassa ed un forte vento per quella che sarebbe dovuta essere l’andata degli ottavi. Ma si intuisce subito che qualcosa non va, ne è prova l’atteggiamento dell’arbitro che, fin dall’inizio, si presenta abbastanza teso e non nello stato d’animo sereno di chi dovrebbe arbitrare una partita di calcio tra due squadre che fanno parte dello stesso girone di terza categoria. Palla al centro e si parte, il vento la fa da padrone con il pallone che mal si controlla e le due squadre faticano. Si registra qualche occasione da ambo le parti, ma senza particolari interventi per i due estremi difensori. Dopo qualche fallo di troppo, in cui l’arbitro non usa il metro giusto nel valutare e lasciando i cartellini probabilmente nello spogliatoio, ecco che al trentesimo avviene l’episodio chiave. Rilancio del portiere ospite, la palla che causa forte vento scavalca il centrocampo e Naccari che interviene maldestramente: fallo e cartellino rosso! Giusto il primo, sbagliato il secondo, perchè il difensore della Gioventù non è ultimo uomo ed il fallo non è violento. Stupore sulla panchina di casa e proteste, ma tutto finisce lì. Passano due minuti e da un calcio d’angolo, dove come da copione ci sono numerosissimi contatti in area, l’arbitro fischia un fallo, un giocatore ospite va in escandescenze e litiga con un difensore di casa, provando a sferrargli un pugno, ma colpisce il portiere Burgio che nel frattempo si era intromesso cercando di fare da paciere. Da lì scoppia il finimondo, un giocatore espulso da ambo le parti e la squadra della Gioventù che se la prende con l’arbitro reo di non aver saputo tenere a bada la partita, anzi facendola incattivire e con i giocatori dell’Uragano che finalmente raggiungono il loro obiettivo, cioè quello di metterla sul piano fisico visto che dall’inizio della partita avevano iniziato a provocare ed insultare. In pratica la partita finisce qui visto anche che Burgio, insaguinato, è stato costretto a ricoverarsi all’ospedale di Taormina dove, dopo una Tac, vede escluse fratture e la Gioventù che abbandona il terreno di gioco per il clima intimidatorio e minaccioso che si era creato sia all’interno del rettangolo di gioco sia all’esterno dove la panchina ospite affollattissima (ma l’arbitro il referto lo tiene per fargli un quadro o verifica effettivamente il numero ed il nome dei componenti?) ha iniziato ad inveire contro tutto e tutti. Adesso si aspetta il referto arbitrale e le decisioni della FIGC provinciale, mentre l’unico referto certo al momento è quello rilasciato dall’ospedale di Taormina che non lascia ombra di dubbio su cosa sia successo al povero Burgio sul campo (contusione ecchimotica reg. zigomatica dx 15 giorni di riposo salvo complicazioni, trauma contusivo in sede temporale dx e nasale). L’arbitro, dopo che non è stato capace di dirigere la partita, sarà capace di scrivere quanto esattamente accaduto? Ne dubitiamo anche se non partiamo prevenuti. La FIGC che provvedimenti adotterà? La Gioventù, parte lesa, è uscita dal campo ma perderà per questo motivo la partita a tavolino? Il giocatore che ha colpito il portiere della Gioventù la passerà liscia? Ricordiamo che è ancora in programma oltre al ritorno di coppa che probabilmente mai ci sarà visto quanto successo ieri, anche il ritorno in campionato sempre su questo terreno. E in quel momento che provvedimenti adotterà la FIGC? Proviamo a dare qualche risposta sperando di sbagliare. Partita persa a tavolino alla Gioventù, probabile multa e gara di ritorno da giocarsi. Speriamo di essere in errore e che simile spettacolo non si ripeta mai più perchè è impensabile che in una partita di coppa o di campionato di terza categoria avvengano scene simili. Il calcio a questi livelli dovrebbe essere solo puro e sano agonismo, ma forse è utopia pensarla in questo modo. Di sicuro quello che sarà deciso varrà come precedente, quindi suggeriamo al Presidente Alfieri di pensarci bene sulle decisioni da adottare e di dare il giusto peso ai fatti verificatisi ieri in quel di Rina.