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mercoledì, Settembre 11, 2024
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S.Teresa, dall’avv. Epifanio Carlo Moschella riceviamo …

S.Teresa di Riva – Dall’avv. Epifanio Carlo Moschella riceviamo: “Il recentissimo allerta meteo, occorso in queste ultime ore, ha probabilmente finito per sottolineare in modo (speriamo) assolutamente naturale, uno dei grandi nonsense tipici di quelli di cui si è nutrita certa politica di bassa risma di nostra e vostra conoscenza. Magari il cittadino medio, ha avuto solo il leggero fastidio di lavori stradali in corso in ore serali, presenza di vigili e traffico rallentato, ma non di più. Eppure, a venir via è stata (parte) di quel diaframma che si interpone, suo malgrado, tra un importante assembramento demografico in zona Ex Carabinieri, tra FFSS e Via R.Margherita. Tecnicamente e non, lo riconosceremo come “pasticcio Moira et Masserenti”. I nomi sono relativi a delle Cooperative Edilizie. Parliamone. L’invenzione, figlia di Prima Repubblica, prevedeva un trucchetto legislativo che consentisse di costruirsi il proprio primo nido e dei propri figli investendo solo capitale e non gli interessi passivi sull’inevitabile mutuo, che venivano caricati invece nel tempo a Mamma Regione. Lo starter del giocattolo doveva essere l’accensione di una cooperativa, ed il business a corollario era il solito, tipico, della politichetta di manicula, Cernia al Sale nei giorni comandati e tutti arreti a Madonna il pomeriggio: individuazione dell’area, stralcio al PDF o PRG, movimento terra, progettazione, banca d’appoggio, ditta, forniture, manovalanza, agibilità, rogiti notarili a raffica dal quel notaio, enel, e H2O da cantiere per lustri, spazzatura e ICI solo quando comodi, etc etc. E impunità pressochè totale da parte di chicchessia impastoiato in politica, o CasomaiDDio una mezza sega di Ufficetto Tecnico a osservare un chiodo fuori posto, poichè le mani dentro, quella stessa politica, magari v’e l’aveva messe ed a iosa. Ma a S.Teresa, lungi dalla generalità italiota, siamo riusciti a distinguerci, non tanto per il contenuto, ma per il collegamento al resto del mondo. La zona, in sè anche abbastanza graziosa eh…, è (era…) connessa al resto della viabilità, attraverso un budello privo di marciapiedi, adiacente ad un rudere. Che anche i cani si accorsero dovesse essere prima o poi abbattuto. Andiamo per gradi. Per le cooperative, tutti i passi furono fatti, ed i proprietari occuparono serenamente, qualcuno disse con qualche mal di pancia contabile, ma sembrano pettegolezzi, fatto sta che l’obiettivo abitativo fu centrato. Ma torniamo ai cani, ebbene anche essi si accorsero che questa svolta a 90 gradi verso destra dalla centralissima V.R.Margherita a monte riservò in quasi venti anni aspetti tragicomici: quello tragico, per le infinite manovre spesso notturne delle ambulanze che dovessero accorrere in quelle disgraziate unità immobiliari per procedure salvavita, quasi-comico per quel caso in cui l’autobotte dei pompieri, che ovviamente non stava colà dirigendosi per una camporella con l’amante, che finì letteralmente incastrata tra le due pareti del diaframma, odiosamente troppo vicine l’un l’altra. Degno dell’Oscar al Gabibbo di Striscia! La soluzione che ovviamente sembra più ovvia è l’acquisizione del rudere ad angolo che costerà alla comunità tutta (quindi anche al fautarioto ed al barraccoto, ma il dibattito sarebbe complesso) un fuoco di euri in indennità di esproprio con annessi e connessi, per finalmente aprire al mondo questi due scorci di demografia populistica santateresina. E tale esborso, su tale rottura di diaframma quando cade? Sempre quando il comune non ha una lira, alza le tasse, impoverisce il carnevale, lascia i bambini della scuola M.Trimarchi con l’acqua gelida e i lavandini alti. Ma soprattutto verso le elezioni. A pensar male, si fa peccato ma tante volte ci s’azzecca, dice Andreotti. Infatti, nulla sembra lasciato al caso: la proprietà del rudere, ad esempio, potrebbe avere o meno la sua importanza, magari invece chi “ci” abita dentro questi complessi ha il suo “peso” specifico ben tarato nella determinazione di tutto il destino della Cooperativa stessa, ab origine e ad libitum. E ci piacerebbe ragionare proprio su questi soggetti. Che razza di Ufficio Tecnico è, dalla parte professionale alla parte Politica, alla parte di controllo dello Stato, che si permette di rilasciare Concessioni, nullaosta, Agibilità e Abitabilità ove si incastrano le autobotti dei pompieri e possono fare l’esame di abilitazione gli autisti di ambulanze? Ma ci siamo ammattiti tutti? Prendiamo questi nomi e li inchiodiamo ai muri come le tesi di Lutero? Ecco che se qualcuno dirà “abbiamo risolto il disagio delle Moira Masserenti” dal palco elettorale, non sarà un atto di eroismo, ma una bassa messinscena per tentare di accaparrarsi 200 voti al metodo “antico”: Chi ha bisogno di queste brutture? Per vincere, … per … non perdere? Cui Prodest?”.

Avv.to Epifanio Carlo Moschella

Questo il comunicato che ci è stato inoltrato dall’avv. Epifanio Carlo Moschella, portavoce dell’Edera della legalità santateresina. L’abbiamo pubblicato integralmente, senza nulla togliere né aggiungere, sicuri che a recepirlo saranno in pochi, perché la maggior parte farà fatica a capirne il contenuto e dopo un paio di righe cambierà notizia. I comunicati, lo ripetiamo, vanno circoscritti in poche righe e comunque accessibili a tutti, cioè dalla categoria degli avvocati, come Epifanio Carlo Moschella, agli artigiani, commercianti e pensionati. Per cui la prossima volta non pubblicheremo più comunicati di questa portata.

Pino Prestia

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