Palermo – Entro il prossimo mese di giugno, anche la Sicilia dovrà dare l’addio all’analogico e la televisione si vedrà soltanto con il digitale terrestre. E’ una lotta contro il tempo, da parte delle piccole emittenti televisive per potere continuare a trasmettere. Infatti, per il digitale terrestre non c’è il posto per tutte, in quanto delle 120 tv locali ancora esistenti sul territorio isolano, solo una piccola parte (quelle più solide sotto il profilo finanziario) riuscirà ad accaparrarsi le frequenze e, soprattutto, i canali migliori. Per potere rimanere in onda, alcune delle emittenti più piccole, pur avendo tanti anni di attività e la copertura di un vasto territorio, saranno costrette a stipulare degli accordi con altre emittenti, in modo da potere continuare l’attività con maggiori chance di permanenza, al momento della presentazione del bando, da parte del ministero. Molte delle 250 televisioni, che sono soprattutto del Nord Italia, escluse dal bando dove vige già il digitale terrestre, potrebbero essere tentate di richiedere l’assegnazione di frequenze in Sicilia. La chiusura delle televisioni, ovviamente, potrebbe portare a far aumentare la disoccupazione anche in ambito dell’informazione.
Sbarca in Sicilia il digitale terrestere, a rischio le Tv locali.
