Messina – In Sicilia la situazione è veramente drammatica. E la protesta di stamani dei lavoratori Servirail di Messina, è un “segnale della tensione generata dalla crisi dell’economia che da anni affligge la Regione”. A dirlo è Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia, che, assieme a Tonino Genovese segretario della Cisl di Messina, interviene sulla vertenza dei lavoratori Fs che questa mattina hanno bloccato il traghetto diretto a Villa e il treno per Roma. Bernava e Genovese chiedono al governatore Lombardo di mettere al centro dell’incontro con il presidente del Consiglio Monti, di mercoledì, il “ripristino di due treni notte a lunga percorrenza, nord-sud, per ricollocare gli 85 lavoratori licenziati da Fs e recuperare, per i cittadini, un servizio degno di questo nome”. “Monti e il suo ministro Passera – continua Bernava – abbandonino i toni felpati e alzino la voce con il vertice delle Ferrovie perché cessi, in Sicilia, il massacro dei diritti, dei lavoratori da un lato, dei cittadini dall’altro”. La Cisl, inoltre, sollecita Lombardo ad attivarsi perché il contratto di servizio “Regione-Fs faccia leva su un piano di sviluppo dei servizi ferroviari “definito urgentemente e che non condanni la Sicilia alla marginalità”. Ma Lombardo spesse volte non sente o fa finta di non sentire. In particolare quando si tratta di risolvere i problemi dei messinesi, martoriati dalla disoccupazione ed emarginati, le forze politiche sono latitanti ed il governo regionale è assente.