Si stanno vivendo momenti importanti in queste ultime ore in tutta quanta l’isola. La cosiddetta protesta dei forconi da ore sta investendo ogni parte della Sicilia. Il movimento nato dalla coesione di tutti coloro che ormai non possono più ritenersi altro che dei veri e propri rivoluzionari, ovvero gli autotrasportatori, che stanno bloccando da ieri tutto i versanti, nord-occidentale da Siracusa a Catania fino a Messina, per arrivare poi a Palermo e nel centro della regione insulare. Bloccati i caselli autostradali a Villafranca Tirrena e Tremestieri. Stessa cosa all’uscita di San Gregorio a Catania. Ad Agrigento, Caltanissetta, Enna e non ultima Trapani imperversano gli indignados isolani. Il tutto condito da un’aria quasi irrespirabile che sa d’antico. L’azione di sciopero è stata battezzata infatti “ Operazione vespri siciliani” in onore di quei nobili siciliani che alla fine del tredicesimo secolo si ribellarono al mal governo angioino. Ed è proprio questo che ha fatto scattare dentro all’AIAS, alle cooperative di pescatori, agli imprenditori agricoli il dovere di far sentire la propria voce nei confronti di un apparato governativo regionale e nazionale gravemente insufficiente. Per adesso le autostrade sono intasate, la protesta si concluderà venerdì a mezzanotte. Non si sono registrati ancora scontri con le forze dell’ordine.
Sicilia nel caos. L’ “Operazione Vespri Siciliani” blocca i caselli
