SANTA TERESA DI RIVA – Il comune citato davanti al giudice del lavoro per avere violato la legge sulla mobilità. Il caso è stato promosso da un ingegnere di Santa Teresa di Riva al quale il Comune avrebbe negato il “diritto” alla mobilità essendosi reso vacante un posto nella pianta organica per il trasferimento del titolare dell’ufficio direttivo dell’area tecnica (Pellegrino) che il professionista intendeva occupare con l’istituto della mobilità, obbligatorio per le pubbliche amministrazioni in base ad una legge di dieci anni fa. La discussione della causa e la comparizione delle parti è stata fissata davanti al giudice del lavoro Di Bella per il 12 gennaio prossimo. L’ingegnere chiede al tribunale di accertare il suo diritto al trasferimento per mobilità volontaria al comune di Santa Teresa di Riva; che venga annullata la procedura volta alla copertura per tre anni e fino alla scadenza del mandato del sindaco con contratto a tempo determinato del posto vacante di direttore dell’area tecnica; che venga assunto con contratto a tempo determinato e che gli vengano riconosciuto il risarcimento dei danni personali e patrimoniali. Secondo il professionista dante causa, la precedenza a ricoprire quell’incarico gli spettava per legge in quanto l’art.30 Dl 151/2001 obbliga le pubbliche amministrazioni a ricoprire le vacanze in organico dando la precedenza alla mobilità volontaria del personale proveniente da altre amministrazioni appartenenti alla stessa qualifica e solo in assenza di domande di mobilità il datore di lavoro pubblico può esprimere procedura concorsuale. Il Comune di Santa Teresa ha conferito incarico di patrocinio legale all’avv. Maria Germana Logorelli.