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venerdì, Marzo 28, 2025
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Compagnia delle Acque pubbliche, nuovo carrozzone in vista

Una nuova società pubblica che gestisca il servizio idrico integrato, dalla captazione dell’acqua allo smaltimento. Sarà la Compagnia delle Acque pubbliche, società consortile per azioni che dovrebbe vedere la luce domani alla Provincia, nel corso dell’assemblea convocata alle 10,30 dal presidente dell’Ato idrico, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, con la presenza di tutti i sindaci dei 108 Comuni. Ai rappresentanti degli enti locali si chiederà di votare lo statuto della nuova società e il Piano d’ambito, il documento che contiene sia la mappatura degli impianti esistenti, sia la previsione dei prossimi investimenti. Tutta la documentazione è stata redatta dalla struttura della segreteria tecnica operativa dell’Ato, così come sottolineato dal dirigente responsabile della Sto Giuseppe Santalco. La società d’ambito (ed i suoi lauti stipendi) continuerà ad esistere anche dopo la costituzione della società di gestione, con il serio rischio di ricreare la duplicazione di competenze che già oggi si avverte nel settore dell’igiene cittadina (vedi Ato3 e Messinambiente) e che ha portato la Regione alla liquidazione degli Ato. Società, queste ultime, dai costi non indifferenti: ad esempio, l’Ato idrico ha appena liquidato i compensi mensili al suo personale: 15.912 euro per Santalco; 15.159 per Trovato (entrambi con tredicesima); 7.157 euro per il collegio dei revisori dei conti, 1.807 per l’organismo di valutazione indipendente affidato al dott. Antonino Saija; e poi 1.075 euro ciascuno per il responsabile della segreteria del dirigente responsabile della Sto Vincenzo Palana, e per il responsabile dell’area finanziaria e contabile dott. Pietro Minissale.

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