SAVOCA – Profanata la chiesa di San Biagio a Savoca. Sono stati rubati tutti gli ex voto, i pannelli della via Crucis, un quadro di S.Antonio del ‘300, un quadro di S. Biagio realizzato dal prof. Salemi, ma soprattutto è stato asportato il piccolo crocifisso in argento dopo averlo divelto dalla croce in legno. Altissima l’indignazione popolare per questo nuovo episodio che si registra nella zona ai danni di luoghi di culto. Stavolta i malviventi hanno avuto vita facile perché la chiesa non è protetta da alcun sistema di allarme perché mai si era registrato un tentativo di effrazione. I ladri, quindi, hanno forzato la porta d’ingresso ed agito indisturbati sicuri di non essere uditi e senti da anima viva visto che la zona, contrada Gazzani, è lontana dal centro abitato. Sono state portate vie le cose care ai devoti ma soprattutto è stato profanato un luogo che i fedeli di tutta la riviera hanno sempre considerato un punto di riferimento. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della stazione di Sant’Alessio Siculo, competenti per territorio. Gli uomini del luogotenente Vito Calì non trascurano alcuna pista per arrivare ai responsabili. La chiesetta di San Biagio, posta il luogo isolato rispetto al centro abitato di Savoca, è una cappella privata di antica origine di proprietà della famiglia Aliberti ed è molto cara a Pinella e Lucia, che dieci anni fa l’hanno restaurata e la riaprono al culto ed alla devozione dei fedeli il 3 febbraio.