Non si risolvono i problemi di inquinamento nelle reti idriche di Santa Teresa di Riva e Sant’Alessio nonostante i tentativi di tecnici comunali di bonificare gli impianti di distribuzione e trovare il focolaio di inquinamento. Per Santa Teresa di Riva è la terza volta in un anno che l’uso dell’acqua distribuita dall’acquedotto civico è vietata per scopi potabili (in pratica dallo scorso giugno, ma c’è stata una puntata anche a gennaio), mentre a Sant’Alessio è la seconda volta che le analisi del laboratorio pubblico dell’Asp danno esito positivo. L’amministrazione comunale di Sant’Alessio ha pertanto deciso di procedere al monitoraggio delle acque affidando ad un laboratorio di analisi autorizzato. Questo incarico non risolve, però, il problema dell’inquinamento, al quale, ci ha detto il sindaco Giovanni Foti, si sta lavorando sia nei serbatoi che sulla condotta.
Molto più complesso il problema a S.Teresa dove l’acqua è inquinata praticamente da un anno! Tre mesi da gennaio ad aprile, sei mesi da giugno ad oggi. L’acquedotto è nuovo (è stato rifatto negli anni ottanta) i serbatoi sono dotati di impianto di clorazione automatico, perché non si riesce a trovare la fonte d’inquinamento che, in base ai risultati delle analisi prodotte dal laboratorio di igiene pubblica dell’Asp è prodotta da coliformi e non certo da infiltrazioni di terriccio provocato dalle abbondanti piogge di qualche mese fa. Il problema è più profondo.
Dovremo rassegnarci a convivere con l’acqua inquinata?
Un ritorno al passato, quindi, quando l’acqua distribuita dal civico acquedotto era perennemente inquinata. Colpa della vetustà delle condotte, di diceva. Ed ora che sono nuove?