SANTA TERESA DI RIVA – Sarà un Natale austero, solo seimila euro per addobbare strade e piazze, per il resto non ci sono fondi in cassa quindi niente manifestazioni collaterali organizzate dal Comune di Santa Teresa di Riva, costretto, come quasi tutti, a tirare la cinghia cercando con quel poco che c’è di conciliare (per così dire) il pranzo con la cena.
Ma se il Natale sarà al risparmio, rischia di saltare invece il Carmevale 2012 dopo che la maggioranza trasversale ha tagliato in consiglio metà dei fondi che l’amministrazione comunale aveva destinato a questa manifestazione: cinquemila euro invece di dieci. Soldi che dovevano servire a dare un piccolo compenso per la copertura delle spese che i carristi affrontano ogni anno, senza contare tempo e sacrifici. Lo fanno per passione, ma non si può abusarne. L’hanno presa male i consiglieri di maggioranza, e soprattutto il neo assessore allo spettacolo Ernesto Sigillo che si trova ad affrontare due ricorrenze importanti senza fondi in cassa. Una partenza in salita per il giovane assessore che dovrà lavorare di fantasia per andare a trovare contributi laddove finora non ne sono venuti (Provincia, Regione qualche privato), ma se per il Natale bastano le luminarie nelle piazze e qualche manifestazione che organizzeranno i privati anche senza il contributo del comune, il problema serio sarà a Carnevale.
L’anno scorso il comune mise diecimila euro ed altri ventimila arrivarono dall’Unione dei Comuni. Anche quest’anno si sta percorrendo questa strada, l’Unione dei Comuni usata come bancomat, ammesso che ci siano i fondi di cui poterne disporre. Il capogruppo di Sicilia Vera, Fabio Palella, che ha illustrato in aula il dimezzamento dei fondi per il Carnevale, ha spiegato che dovrà essere l’Unione a finanziarlo essendo il nostro il “Carnevale dello Jonio” e che comunque con il bilancio 2012 si potranno destinare altri fondi. L’assessore al bilancio Rigano ha spiegato che le cose non stanno proprio così, mentre l’assessore allo spettacolo Sigillo ha già suonato l’adunata agli … uomini di buona volontà. Lo stellone ci aiuterà ancora una volta oppure dobbiamo prepararci al peggio? Niente coriandoli e stelle filanti? Che delusione!
Però c’è anche un detto che recita: chi è causa del suo male, pianga se stesso. C’era una volta una maggioranza idropica, ora non c’è più. Di chi la colpa? Ovviamente del sindaco che non l’ha saputa tenere insieme.
Tutti scappano perchè pensano che la barca Morabito stia affondando, e come i topi cercano un relitto su cui saltare. Mai, però, fasciarsi la testa prima del tempo.
