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domenica, Marzo 23, 2025
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S.Teresa di Riva, presunto abuso: Mifa e Cisto a giudizio

SANTA TERESA DI RIVA – Due funzionari dell’ufficio tecnico comunale, il direttore ing. Pietro Mifa ed il responsabile del settore urbanistica, geom. Francesco Cisto, risultano indagati per abuso d’ufficio per avere emesso una ordinanza di demolizione nonostante la denunziante avesse prodotto atti comprovanti la liceità della costruzione di un muro di confine con altra proprietà procurando un ingiusto vantaggio alla confinante. L’udienza camerale davanti al gup Giovanni De Marco è stata fissata per il prossimo 16 dicembre. In istruttoria il pm Stefano Ammendola aveva chiesto l’archiviazione del procedimento contro cui, però, si è opposta la presunta parte lesa. A presentare denuncia era stata la signora Maria Teresa Sturiale in Rizzo che aveva una lite di confine presso il tribunale di Taormina con la signora Elvira Lombardo in Garufi, limitante con il ristorante Bucca di Mola il cui immobile è di proprietà della Sturiale. Motivo del contendere un muro che secondo i rilievi dei due funzionari sarebbe risultato abusivo mentre la parte lesa sosteneva che era stato costruito nel compendio di una aurotizzazione edilizia. Il pm aveva deciso per l’archiviazione. La giunta municipale ha negato ai due il legale patrocinio, pur riservandosi, in caso di sentenza assolutoria di rimborsare le spese sostenute dal dipendente. Una decisione che ha creato qualche malumore nel palazzo che si interroga ancora una volta se per i dipendenti del comune di Santa Teresa Riva vale i disposto del Contratto collettivo nazionale di lavoro che mette a carico del comune ogni onere di difesa sin dall’apertura del procedimento, salvo rivalersi in caso di condanna, principio ribadito anche nel Regolamento comunale per il patrocinio legale approvato dal consiglio comunale nel 2010. La giunta ha motivato il suo diniego perché “allo stato attuale non è in grado di valutare se sussistono i presupposti previsti dall’art. 28 del Ccnl” perché potrebbe esserci “un conflitto di interessi tra gli atti compiuti dal dipendente e il Comune”. In compenso, però, la giunta ha espresso “il suo gradimento” sui due legali di fiducia scelti da dipendenti: l’avv. Rosario Trimarchi e l’avv. Paolo Turiano. E questa già di per se è una soddisfazione. Però se il comune avesse deciso diversamente si poteva scegliere un solo legale e risparmiare sulla parcella. Purtroppo come nel caso della lottizzazione Fleres in cui sono stati assolti tutti i dipendenti comunali, ora si dovrà pagare la parcella a dieci avvocati, proprio perché il comune ha rifiutato il patrocinio.

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