SANTA TERESA DI RIVA – Tutti assolti quattro ex dirigenti dell’ufficio tecnico comunale di Santa Teresa di Riva ed il responsabile di settore che si sono occupati, fino al 2007, dell’area urbanistica, e accusati, assieme al segretario generale dell’epoca, di omissione di atti d’ufficio, per non avere curato, nei periodi in cui sono stati a capo dell’ufficio, il trasferimento al demanio comunale delle opere di urbanizzazione connesse alla lottizzazione Fleres, nella zona di Barracca – Porto Salvo. Davanti al gup Daria Orlando sono comparsi ieri l’ing. Claudio Pellegrino, l’ing. Agatino Battaglia, l’arch. Gianfranco Spadaro, l’ing. Angelo Caminiti, il geom. Francesco Cisto ed il segretario comunale Maurizio Casale che nel periodo che va dal 1985 (anno della stipula della convenzione per la lottizzazione) ed il 2007, anno in cui scattò l’indagine della Procura, sollecitata da una denuncia, omisero, secondo l’accusa, di formalizzare il trasferimento delle opere che i lottizzanti si erano impegnati a trasferire al comune. In udienza ieri è stato dimostrato che le opere, che sulla carta non erano state trasferite al patrimonio comunale, di fatto sono nella disponibilità della comunità sin dal giorno in cui è stata concessa l’abitabilità alle case della lottizzazione Fleres. Non c’è stato danno erariale, da qui l’assoluzione piena per tutti gli imputati che sono stati difesi dagli avvocati Alberto Gullino, Sbrina Trignano, Paolo Turiano, Saro Trimarchi, Francesco Fede e Giovanni Caroè. La giunta municipale con delibere del 3 settembre 2010 negò a due ex funzionari che ne avevano fatto richiesta (Pellegrino e Caminiti) il patrocinio legale. Ora dovrà rifondere le spese di giudizio a tutti e cinque gli imputati assolti.
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