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mercoledì, Ottobre 23, 2024
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Liceo scientifico, la Provincia lascia il cerino acceso in mano a Morabito

SANTA TERESA DI RIVA – La Provincia è disponibile ad eseguire gli interventi che si renderanno necessari alla soluzione dei problemi segnalati dai genitori degli studenti del liceo scientifico “Carmelo Caminiti” di Santa Teresa di Riva, ospitati, dallo scorso anno scolastico, nelle tre aule al piano terra del Municipio, ma dovrà essere il sindaco di S.Teresa, in quanto il comune è proprietario dell’immobile, a trovare una adeguata soluzione. E’ quanto ha scritto in una nota inviata al sindaco Alberto Morabito ed al dirigente scolastico Francesco Muscolino, dall’ing. Vincenzo Carditello, dirigente coordinatore del terzo dipartimento “edilizia scolastica” della Provincia che quei locali ha in comodato d’uso, cioè messi a disposizione gratis dal Comune per tamponare la carenza di aule che si registra ormai da anni nel plesso del liceo Classico “Enrico Trimarchi” che ospita il “Caminiti”. La protesta dei genitori (quattro, tutti di Roccalumera) riguarda la necessità di garantire una via di esodo in caso di necessità estrema “come emerso il 9 novembre a seguito del violento nubifragio”. In pratica oltre alle due vie già esistenti che danno entrambe nel cortile di palazzo Municipio, se ne vorrebbe una interna, in modo da poter salire, in caso di “necessità estrema”, cioè di allagamento o maremoto, ai piani alti del palazzo medesimo. Il consigliere provinciale Giuseppe Lombardo, che ha seguito immediatamente la vicenda, ha ribadito come questo ennesimo episodio abbia evidenziato la precarietà delle condizioni di sicurezza non solo delle tre aule ricavate nel palazzo municipale ma anche dell’intero plesso che ospita il liceo scientifico e il liceo classico sul lungomare dove intere classi sono ospitate al piano terra, quindi in caso di alluvione o maremoto subirebbero le stesse conseguenze. “Ancora una volta – dichiara Lombardo – ho chiesto al Presidente Ricevuto, di accelerare le procedure di progettazione e di reperimento delle risorse finanziarie necessarie per la costruzione del nuovo plesso. E ancora una volta lancio l’appello, non solo alla popolazione studentesca ma anche ai genitori di tutti gli alunni che frequentano i due Licei, affinché anche con il loro impulso, l’amministrazione provinciale possa accogliere le mie richieste per giungere definitivamente alla soluzione della carenza strutturale del plesso esistente”.

Ma è solo una questione di sicurezza o c’è dell’altro? E’ un caso che uno dei genitori firmatario della protesta (l’avv. Maria Grazia Saccà) lavori nello studio dell’avv. Gianni Miasi, sindaco di Roccalumera, che da tempo sostiene la richiesta che una sezione del liceo scientifico di Santa Teresa di Riva venga trasferita a Roccalumera dove ci sono locali adeguati? Il dottor Francesco Vito, altro firmatario, è il marito della dottoressa Saccà oltre ad essere revisore dei conti dell’Ato4, di cui fa parte il Comune di Roccalumnera. Non mettiamo in dubbio l’ansia dei genitori perchè siano garantire le condizioni di sicurezza delle aule che ospitano i loro figli, ovviamente.

Così, con ogni probabilità, Miasi non c’entra in questa iniziativa.

Ed allora perchè pensare a salvare solo ai ragazzi della 2a, gli altri sono per caso figli di un dio minore?

A pensare male…

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