Santa Teresa di Riva – Il derby tra Sparagonà e Aria Preziosa dava per favoriti i santateresini, ancora imbattuti, e questo ha reso ancora più gravoso il peso della sconfitta. Per i primi dieci minuti c’è solo lo Sparagonà e il palo di La Rocca (2’) sembra un presagio. A sorpresa, però, giunge il vantaggio degli ospiti con un autogol di Ingalis che sbaglia la respinta del corner di Tella, e De Clò allontana quando la palla aveva superato di qualche centrimetro la linea della porta. Inutili le proteste dei casalinghi, per Gemellaro è dentro. Arriva il pareggio al 36’, grazie ad un assist di Ingalis che intuisce l’inserimento di La Rocca, il quale si allunga la palla verso il centro e insacca. Subito dopo Prestia perde l’occasione del vantaggio. A pochi minuti dallo scadere, una punizione quasi al limite per i locali concede ad Andrea Casablanca l’onore del 2 a 1, con un tiro ripetuto due volte per il movimento anticipato della barriera. Si riprende con azioni poco pungenti, nessuna delle due compagini vuole fare il primo passo. L’uscita di Ingalis nella sua fase migliore di gioco e di Andrea Casablanca, molto più utile al centrocampo che in panchina, indeboliscono lo Sparagonà. Al 66’ il pareggio arriva grazie ad una punizione dai 30 metri calciata da Magazzù verso l’ex santateresino Ruggeri che azzecca il momento giusto per saltare e di testa manda dentro. Si riapre la partita e dopo appena otto minuti Antonino Santoro da lontano prova un pallonetto, approfittando della porta incredibilmente improtetta da tutta la difesa, portiere compreso, e accompagnato dallo sguardo di tutti i presenti finisce nella rete. In fase di recupero il debuttante Briguglio ha l’occasione per ristabilire il pareggio, ma spreca con un tiro alto. Vittoria insperata ma voluta per la squadra ospite che, in questa occasione, da Cenerentola si trasforma in principessa, e nonostante le difficoltà per le recenti dimissioni di mister Brigandì, in campo ha dimostrato che in certe partite, al di là della tecnica e della preparazione atletica, si può vincere con il cuore e con i nervi saldi. Allo Sparagonà resta di raccogliere i cocci di una partita che non ha saputo affrontare sotto l’aspetto emotivo. Su entrambe le compagini pesano le espulsioni di due giocatori.
Le foto di Gianni Arpi