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Santa Teresa di Riva
martedì, Febbraio 11, 2025
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S.Teresa di Riva, cimitero nel degrado

SANTA TERESA DI RIVA – Le condizioni di manutenzione e pulizia del cimitero, ma anche l’intera gestione della struttura comunale non lasciano soddisfatti i cittadini di Santa Teresa di Riva. Che protestano per lo stato di assoluto degrado in cui versa la struttura, dal punto di vista della pulizia, della manutenzione del verde, della sistemazione delle tombe, dei rifiuti presenti. Della pulizia del cimitero se ne occupa l’Ato4 ma ogni tanto fa cilecca. Ora, soprattutto, che si avvicina la commemorazione dei defunti le condizioni del cimitero saltano agli occhi di tutti coloro che si premurano in anticipo per accudire le tombe e le cappelle di famiglia. Lampade votive, manutenzione del verde, sepoltura e custodia diurna spettano al comune che, per quanto riguarda l’illuminazione votiva ne ha affidato il servizio ad una ditta privata che provvede anche per le lampade perpetue. Per quanto riguarda l’illuminazione votiva l’amministrazione comunale ha dato disposizione affinchè un lumino venga acceso anche su quelle tombe che sono senza nome o su quelle dimenticate dai parenti nei due cimiteri cittadini, luoghi di ricordi ed affetti cari a tutti. Il cimitero costituisce da anni un serio problema. Ormai è saturo e spesso per seppellire i morti si è fatto ricorso all’occupazione temporanea dei loculi liberi ma già venduti. Lo scorso marzo è stata completata la costruzione di 78 celle (spesi 123 mila euro chiavi in mano) ma già c’è carenza di posti. Un loculo nella fila centrale (seconda e terza) viene venduto a 2.350 euro ai quali vanno aggiunti altri costi, mentre per la prima fila è di 1.900 euro e per la quarta scende a 1.525 euro. Ormai definitivamente abbandonata l’idea di ampliare il cimitero grazie ad un project financing (che, comunque, resta inserito nel libro dei sogni, pardon: Piano triennale delle opere pubbliche) per il quale c’era già una offerta di una società di Santa Teresa di Riva, la Effe Costruzioni di Santino Ferraro, che però non ha avuto fortuna, tanto che la questione è finita davanti al Tar che ha dato ragione al comune di S.Teresa: l’offerta era in anticipo rispetto al bando. Che un anno dopo non è ancora stato esitato.

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