Due superbollette dell’Enel al Comune di Savoca per il considerevole e complessivo importo di 60 mila euro. La società che eroga energia elettrica batte cassa su un credito pregresso che il comune di Savoca contesta, non potendo, a suo dire, quantificare ed accertare quanto effettivamente dovuto, non essendo in possesso delle relative fatture che, sempre secondo quanto sostiene il responsabile dell’area economico – finanziaria, non sarebbero mai pervenute, nonostante sia stato richiesto all’Enel un duplicato. L’Enel spa, come avviene in questi casi, ha ceduto il suo credito ad una finanziaria, la Vintage srl, che si è subito affidata ad una società di recupero crediti, la “Officine gestione servizi legali srl” che ha intimato al comune di Savoca, con due lettere in rapida successione, una dell’otto agosto,per il pagamento dei 29 mila euro, e la seconda del 10 agosto con una richiesta per 32 mila euro, da pagarsi entro i soliti, fatidici, dieci giorni altrimenti avrebbe avviato le procedure esecutive per il recupero coattivo del credito vantato. Il comune ha deciso di contestare sia la cessione del credito che l’ammontare della somma richiesta per le fatture insolute e si è affidato, per far valere le proprie ragioni allo studio legale Rizzo di Messina.