Mandanici – E’ andata bene, anzi benissimo il convegno organizzato dal dott. Giuseppe Mento. A ricevere i convegnisti lo stesso dott. Mento e il sindaco Armando Carpo che ha espresso la sua viva soddisfazione per la realizzazione a Mandanici di un evento culturale di così grande rilevanza. Il sindaco, dopo aver ringraziato tutti i partecipanti, ha ripercorso con brevi cenni la lunga storia del paese di Mandanici ricco pure di numerose presenze architettoniche. A seguire hanno preso la parola gli illustri convegnisti a cominciare dal presidente dell’Ordine dei Medici di Messina poi è intervenuto Giuseppe Vita direttore del dipartimento di Neuroscienze sottolineando come i medici sono bravi nella cura della malattia ma trascurano molto spesso il paziente, e ancora S. Scuto Soprintendente ai beni culturali e ambientali della provincia di Messina, Matteo Allone, psichiatra, ha espresso la sua viva soddisfazione per “questo luogo magico pieno di anima, pieno di senso, pieno di significato, che cattura, che emoziona” e ha aggiunto “con questo convegno cercheremo di rendere visibile l’invisibile, vedremo quello che molti non riescono a vedere”. E’ intervenuto Paolo Chiozzi antropologo dell’Università di Firenze auspicando un dialogo interdisciplinare sempre più stretto tra psicologia e antropologia. Terminata la fase introduttiva si è entrati nel vivo dei lavori e da qui in poi chi scrive non ha capito più niente, tanta è complessa la materia. Sono intervenuti G. Giordano (tra riduzionismo e complessità); M. Tartari (tra cielo e terra rappresentazioni mentali e cosmografiche) M. Prestipino (tra alchimie di segni e sogno); D. La Barbera Il sogno nella prospettiva Junghiana). Dall’attenzione con la quale il pubblico ha seguito in religioso silenzio gli interventi si capiva che i complessi argomenti trattati erano seri e interessanti. L’ex Chiesa del SS. Salvatore si presentava addobbata di fiori. Lungo le pareti a botte del monumento c’erano le foto di Tanino Maricchiolo e i quadri di:Amedeo Valentini – tecnica mista su tavola in legno dal titolo “il padre”; Antonio Giocondo – acrilico su tela – dal titolo “il sogno è svanito”; Francesca Borgia ” i sogni scorticano la vita”; Stello Quartarone “lucid dream”; Pietro Mantilla “il sogno di Margheita”; Riccardo Orlando “out”; Demetrio Scopelliti ” è un incubo riuscito”; Alfredo Santoro “il cancello rosso”; Claudio Militti “utopia”; Pippo Galipò “quid sum?”. La cerimonia si è spostata nel Monastero di Badia dove a rendere più rilassante la giornata ci sono stati Giancarlo Parisi, Sabrina e Simona Palazzolo che hanno allietato i presenti con una suite per flauto e due arpe. Il gran cerimoniere dott. Giuseppe Mento si è fatto in quattro per la riuscita della prima serata e sicuramente per il seguito del convegno. Ha espresso tutta la sua soddisfazione per la scelta di Mandanici come sede del convegno convinto come queste manifestazioni possano rappresentare il futuro per i borghi, come Mandanici, e che tutta la zona ionica presenta le dovute caratteristiche per potere ospitare simili eventi.