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martedì, Ottobre 22, 2024
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Linda Evangelista è tornata

Ricordate Linda Evangelista? L’ex top model a 49 anni è tornata alla ribalta delle cronache perché ha chiesto quarantaseimila dollari al mese per pagare una babysitter a tempo pieno e delle guardie del corpo senza nulla togliere al suo lavoro di modella. E’ questa la cifra che ha chiesto a Francois-Henri Pinault, attuale marito di Salma Hayek, per il mantenimento del figlio Augustin, avuto, secondo quanto sostiene Linda, dallo stesso Pinault. Il miliardario francese non si scompone davanti alla richiesta depositata presso la Corte di Manhattan che si occupa dei casi di famiglia, visto che non ha mai ammesso la paternità. Secondo la modella invece sarebbe lui il padre di cui ha taciuto il nome per quattro anni. Nel 1991 Linda Evangelista ebbe una forte risonanza mediatica grazie ad una campagna pubblicitaria della azienda di abbigliamento Kenar Enterprises Ltd. di New York che la vedeva protagonista. La campagna fu realizzata a Savoca, dove i fotografi Rocco La Spata e Charles De Caro fecero posare la modella insieme a sette anziane donne locali, dicendo loro che si trattava di una campagna contro l’AIDS e pagandole con soltanto 10.000 lire. Le fotografie, che invece furono usate per la pubblicità dei vestiti del marchio e che avevano come intestazione “La bella e le sette bestie”, scatenarono accese polemiche anche se vennero esposte solo negli Stati Uniti. Alcuni parenti delle donne ritratte videro la gigantografia a Times Squadre e lanciarono l’allarme. La Kenar venne accusata di truffa. L’azienda si giustificò spiegando che il manifesto non era stato pensato come pubblicità di capi di abbigliamento: la foto era una tale opera d’arte da essere riprodotta e venduta a mille dollari l’esemplare, e il ricavato destinato alla lotta contro l’Aids. Una tesi che convinse i giudici penali che nel 1995 l’assolsero dall’accusa di truffa. Le sette donne di Savoca chiesero i danni, ma una sola di loro, Maria Cisto, proseguì l’azione civile nei confronti della Kenar Enterprises. Nel 2000 l’azienda è stata costretta al pagamento di 20 milioni di lire come risarcimento danni. Maria Cisto, è morta nel 1997, a 68 anni, per un’ischemia. La figlia Anna Maria aveva voluto continuare il procedimento, per una questione di principio. (gi.pu.)

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