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Novità sulle ristrutturazioni. Abolito l’invio a Pescara. La ritenuta passa dal 10 al 4%

Buone notizie per le imprese che effettuano interventi di ristrutturazione edilizia anche ai fini della riqualificazione energetica. Dal 6 luglio 2011 la ritenuta sui bonifici versati alle imprese che hanno svolto lavori incentivati con le detrazioni fiscali del 36% (ristrutturazione edilizia) e del 55% (risparmio energetico) si abbassa dal 10% al 4%. La novità è contenuta nell’articolo 23, comma 8 della manovra, che modifica l’articolo 25 del dl n. 78/2010 (manovra 2010 convertito con legge 122 del 30 luglio) che stabiliva che a partire dal 1 luglio 2010 banche e poste italiane sono obbligate ad operare una ritenuta d’acconto pari, appunto al 10%, sulle somme versate tramite bonifico dai soggetti che effettuano interventi di ristrutturazione incentivati. Altra novità è l’abolizione della comunicazione preventiva, al Centro di Pescara, per la detrazione del 36%. Lo snellimento burocratico è entrato in vigore il 14 maggio scorso, per cui, per i lavori agevolabili che a quella data non erano iniziati, la comunicazione non serve più. Però vanno conservati i documenti che costituivano gli allegati della comunicazione a Pescara, così come le fatture e le contabili dei bonifici tracciabili. In tema di semplificazioni sul recupero, infine, il costo del lavoro non va riportato in fattura, neppure per il risparmio energetico (55%). Le imprese che eseguono lavori di ristrutturazione edilizia (36%), o quelli di risparmio energetico (55%) non devono più indicare il costo del lavoro impiegato. L’eliminazione dell’obbligo, a quanto si può ritenere, si applica a tutte le fatture emesse dal 14 maggio 2011, anche se l’esecuzione dei lavori è avvenuta precedentemente. L’adempimento eliminato era duramente criticato dalle imprese, soprattutto nei lavori in cui il costo delle materie prime impiegate era basso, perchè consentiva al committente di calcolare il margine di ricarico, causando spesso contestazioni sul prezzo finale.

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