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Replica a muso duro di Salvatore Bucalo al presidente Lenzo

Il consigliere di Fli, Salvatore Bucalo, ha replicato con una lunga lettera all’invito del presidente del consiglio Carmelo Lenzo ad operare per il bene del paese, mettendo da parte vendette trasversali. Una replica a muso duro con una puntata di veleno in coda. Eccone il testo completo. Caro Presidente del Consiglio, sono sicuro che tutte le forze politiche, in seno al nostro Consiglio Comunale, siano coscienti della criticità e dell’importanza che ha la stesura del bilancio preventivo. Tutto quello che Lei auspica o ricorda ai componenti del Consiglio Comunale è insito nel mandato che ad ognuno di Noi è stato conferito dal Popolo Sovrano, a memo che Lei non voglia che si legga fra le righe che esistono consiglieri di “serie A o di serie B”. Al di là della demagogia spicciola che esprime il suo comunicato, io, come ogni cittadino di questo paese, avrei avuto il piacere di analizzare con Lei i fatti concreti in questa direzione messi in atto dall’esecutivo e dalla sua persona nella qualità del suo ruolo istituzionale, perché tutto ciò che lei auspica possa accadere , come avviene in ogni società civile fondata su una democrazia di diritto. Le ricordo, caro Presidente, che oggi è il 01/06/2011 e che entro il 30 del corrente mese il bilancio preventivo va licenziato. Il Nostro dovere morale e civile ci impone che il documento preventivo vada nella direzione dell’interesse della cittadinanza, rilanci l’economia del nostro paese, dia respiro alle famiglie già gravate da grandi difficoltà economiche, così come Lei scrive nell’ultimo rigo del suo comunicato. Chi conosce la complessità del bilancio di un Ente Comunale sa che ormai i tempi per poter imprimere un forte indirizzo politico sono ristrettissimi anzi, da tecnico, Le dico quasi nulli, senza che ci sia da parte dell’esecutivo e di chi lo presiede la vera volontà di rimettere Al Consiglio comunale l’indirizzo politico, sociale ed economico del bilancio. Devo constatare che ad oggi nessun evento o atto concreto è stato fatto in questa direzione, a meno che Lei non abbia notizie o elementi che non sono a conoscenza di questo umile Consigliere e della cittadinanza intera. L’insidia, caro Presidente, sta in una miriade di capitoli, sottocapitoli, conti e sottoconti, che una reale analisi e comparazione, senza la collaborazione di chi di dovere, richiederebbe molto tempo per essere attendibile e proficua. Oppure Lei pensa che la condivisione sia quel pezzettino di carta con cui l’assessore al bilancio si presenta, come la massaia che va a fare la spesa, chiedendo la compartecipazione, senza alcuna pezza giustificativa, giurando che le sue verità sono assolute e dobbiamo credergli sulla parola. Dovrebbe solo farsi un esame di coscienza prima di aprire la bocca. Capisco pure che le frustrazioni del nostro primo cittadino lo inducono a vedere l’interesse del paese come in una sorta di guerra privata, vedendo nemici in ogni angolo, inducendolo ad espletare il proprio mandato contro i suoi fantasmi che nulla hanno a che vedere con i bisogni e le esigenze reali dei Nostri concittadini. Tornando ai fatti, oggi 01/06/2011, l’unico atto concreto che trovo è la convocazione del consiglio comunale che si terrà in data 03/06/2011 alle ore 19,00. Al primo punto dell’ordine del giorno trovo: “ Aumento accise addizionale comunale energia elettrica”, nuovo salasso, insito e nascosto che andrebbe a gravare sulle già tartassate tasche dei nostri cittadini. Avrei sperato di trovare al primo posto le mozioni del FLI che vanno sicuramente nella direzione dell’indirizzo politico che tutto il Consiglio Comunale vuole dare a questo bilancio preventivo. Lei, caro Presidente del Consiglio, oltre al comunicato utopico, non ha pensato, essendo nelle sue facoltà, di inserire all’ordine del giorno una discussione pubblica in seno al Consiglio Comunale che portasse l’esecutivo a relazionare sui lavori preparatori, l’indirizzo, le criticità, le eventuali soluzioni e le giustificazioni al ritardo sulla redazione di questo bilancio preventivo. Caro Presidente, il richiamo alle responsabilità del Nostro mandato, perché sia credibile, deve essere supportato e preceduto da atti concreti che, ad oggi, io non ho trovato e non ho desunto dal suo comportamento. La invito, vista la sensibilità che le riconosco sull’argomento, di porre in essere tutti gli atti possibili riconducibili al suo ruolo, perché tutto ciò che Lei auspica possa avvenire alla luce del sole e nel pieno interesse dei cittadini. Confido nella sua integrità ed onestà intellettuale, nel metterci a disposizione quanto in Nostro diritto per poter incidere sul bilancio preventivo in Consiglio Comunale, evitando di svendere le legittime aspettative dei Nostri concittadini in riunioni segrete che abbiamo come fine ultimo gli interessi di parte. Un’ultima preghiera Presidente, chi le scrive sa quanto le stanno a cuore questi argomenti, e quindi sarebbe auspicabile e molto più credibile che i suoi comunicati non uscissero sugli organi di stampa il giorno seguente ad un’ambigua visita a casa sua del primo cittadino, perché è lecito da parte di chi scrive, ed ora di chi legge, avere il ragionevole dubbio che tutto è stato scritto alla fine di questo democratico incontro, che per una sera Le ha potuto dare l’impressione di avere spostato il centro del potere cittadino a casa sua.

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