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venerdì, Ottobre 11, 2024
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Riaperta la ss114

Da questa sera alle17.30 è stata riaperta al transito la ss114 che da venti giorni era interrotta a Capo Sant’Alessio per il cedimento di un muro di contenimento che aveva trascinato sulla carreggiata alberi, fango, massi e detriti mentre l’intero pendio minacciava di scivolare sulla statale. Venti giorni di disagi, ma alla fine, seppure a mezzo servizio, la strada 114 Orientale Sicula non è più tagliata a metà. Il transito è limitato su una sola corsia, delimitata da una rete metallica, funzionerà il senso unico alternato regolato da impianto semaforico, e non sarà consentito il passaggio ai mezzi pesanti con lunghezza superiore ai dieci metri. Questo perché l’interruzione è proprio all’uscita di una curva, dopo il secondo tornante, che non è agevole per i mezzi di una certa stazza. Per l’Anas hanno seguito gli ultimi lavori il geom. Riccardo Contino, capo nucleo, il sorvegliante geom. Renato Calabrà e l’assistente Gaetano Trovato. Ed è stata proprio l’auto con a bordo i tre responsabili della sicurezza a transitare per prima alle 17,30 quando è stato dato il via libera tra gli applausi della piccola folla che si era radunata per seguire gli ultimi lavori di rifinitura con in testa il sindaco di Sant’Alessio Giovanni Foti con l’assessore Salvatore Duro ed il consigliere Rosario Trischitta, ed il consigliere provinciale Matteo Francilia, quest’ultimo vero artefice dell’accelerazione ai lavori di messa in sicurezza ed organizzatore della manifestazione di protesta(con Muscarello) che il 30 aprile, sotto una pioggia battente, ha portato a Capo Sant’Alessio i sindaci del comprensorio, gli assessori ed i consiglieri provinciali del collegio nonché il presidente della Provincia Nanni Ricevuto che proprio il 3 maggio aveva annunciato, dopo essersi sentito con il dirigente regionale dell’Anas, ing. Ugo Dibernardo, che la strada sarebbe stata aperta, seppure a mezzo servizio, per la serata di venerdì. E così è stato. Però non finisce qui. Il dissesto della scarpata dovrà essere sanato. Ieri stesso sono cominciati i sondaggi che raggiungeranno le profondità di venti e trenta metri per avere contezza della situazione del sottosuolo. Difatti l’idea è quella di realizzare paratie e reti metalliche di protezione sostenute da profondi paletti. Una volta conosciuto l’esito dei sondaggi verranno prese le decisioni sul come risolvere il problema che riguarda anche la soprastante strada provinciale 16 per Forza D’Agrò, anch’essa interessata da un grave dissesto e da numerose frane che dopo le recenti piogge hanno messo a nudo la fragilità del territorio. Il sindaco di S.Alessio, Giovanni Foti e quello di Forza D’Agrò, Fabio Di Cara, non abbassano la guardia: “I problemi rimangono – dice Foti – e non è più possibile tollerare che una frana paralizzi un intero comprensorio. L’autostrada deve essere declassata, deve diventare la seconda strada statale, bisogna aprire caselli in ogni paese, realizzare quegli accessi di emergenza che erano stati promessi: solo così eviteremo di doverci raccomandare l’anima al Padreterno ogni volta che piove”. (

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