ACSD Alì Terme: Apoteosi di un successo annunciato

Obiettivo raggiunto. Con quattro giornate di anticipo. Il sogno della promozione non è più tale, è una splendida realtà. Il Presidente Mosca, che ha il merito di aver fatto rinascere il calcio ad Alì Terme rinverdendo i fasti di un tempo, i suoi collaboratori, i giocatori e tutto lo staff tecnico, possono ritenersi orgogliosi dell’impresa compiuta e meritevoli di complimenti e onori. Nel giro di soli tre anni, e con all’attivo anche una finale play-off perduta nel 2009, il calcio aliese approda in Seconda Categoria al culmine di un torneo condotto in testa sin dalla prima giornata facendo subito intendere che era la squadra da battere e la più seria candidata alla promozione. Proviamo a “dare dei numeri” : 86 gol segnati finora. Miglior attacco del torneo. Gol subiti, 17, migliore difesa. Ivan Briguglio, 35 gol, capocannoniere. Venticinque vittorie, quattro pareggi e solo una sconfitta. Mantenuta l’imbattibilità esterna. Per arrivare a tanto, si è puntato sul “gruppo” e non solo in riferimento a quello tecnico, ma anche a una solida commistione tra staff dirigenziale, giocatori e supertifosi, uniti come una famiglia remando tutti verso lo stesso obiettivo. Ragazzi umili, amici anche fuori dal campo, alla costante ricerca di momenti aggregativi per cementificare l’amicizia e quel senso di unità che poi si ripercuoteva positivamente in campo, negli allenamenti, nel dopo-partita. Mai una protesta per una non convocazione, rari gli allenamenti saltati. E ci riferiamo ad allenamenti per lo più a ore tarde e, si spera per l’ultimo anno fuori paese, sul terreno “amico” di Nizza di Sicilia. Mister Salvo Basile, coadiuvato da Franco Riparare per la parte atletica, ha avuto il complesso compito non solo di dirigere gli allenamenti e di guidare gli atleti secondo le sue strategie tecnico-tattiche ma anche di dover fare delle scelte, talora dolorose; diciotto sono ogni volta i convocati, e su un parco di circa trenta giocatori non è stato semplice comunicare a chi si è allenato duramente, tralasciando a volte studio e lavoro, la non convocazione. Ed ecco qui l’importanza del gruppo, dove l’affermato campione sceso di categoria ha stessa dignità e considerazione di chi è convocato poche volte l’anno, perché i valori su cui si è puntato sono stati l’amicizia, l’educazione, il divertimento e l’abnegazione sul lavoro. Ognuno ha cercato di agevolare il compito dell’altro, in ogni momento dell’anno. E di conseguenza, il mister ha potuto fare sempre serenamente le sue scelte; il preparatore atletico ha avuto carta bianca relativamente alle sue competenze; ciascuno dei componenti lo staff tecnico e cioè i vari Mario Roma, Fabrizio Conte, Roberto Nucita, Maurizio Fiumara, tanto per citarne solo alcuni, è stato assolutamente all’altezza della situazione, lavorando spesso nell’anonimato e lontano dalle luci dei riflettori, ma fornendo un servizio impagabile alla società tutta. E poi, last but not least, le grandi prestazioni offerte dai ragazzi in un torneo lungo, iniziato il 16 Ottobre, estenuante dal punto di vista fisico e mentale. Gare indimenticabili come le vittorie esterne sui campi di Savoca, Gescal, Limina o Francavilla, altre più sofferte come il pareggio casalingo acciuffato al 94’ contro il Mongiuffi Melia o quello fuori casa contro lo Scaletta, altre determinanti come la vittoria casalinga contro il Savoca, che forse ha dato il via alla fuga definitiva. Ma ogni gara è stata preparata con la massima attenzione e chi è sceso in campo ha sempre dato il meglio di sé, facendo sempre accorrere, in casa e fuori casa, persino nelle trasferte più lontane, una moltitudine di sostenitori appassionati, certi, se non dello spettacolo o della vittoria, quantomeno del grosso impegno profuso. Con la speranza, fin dal prossimo torneo, di poter prendere atto che quando la propria squadra gioca in casa, giochi veramente in casa e cioè ad Alì Terme, nel proprio campo e non in quelli di altri comuni.