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venerdì, Ottobre 4, 2024
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Unione in palla … a Taormina

Una partita di calcio tra la rappresentativa nazionale dei sindaci ed i beniamini della Tv del programma “Amici” è forse un modo estremamente insolito di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia. A colmare questa lacuna ci ha pensato l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani che consorzia dodici comuni della Valle d’Agrò e della valle degli Ulivi (Antillo, Limina, Roccafiorita, Savoca, Casalvecchio, Forza D’Agrò, Sant Teresa di Riva, Sant’Alessio, Furci, Roccalumera, Mandanici e Pagliara) che ha tra gli obiettivi del suo statuto la promozione e lo sviluppo socio-economico dei territori dei Comuni, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini; la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e le tradizioni etno-antropologiche e culturali del territorio dei Comuni che la costituiscono. Iniziativa, questa della partita di calcio tra la nazionale dei sindaci (dove gioca come portiere il presidente dell’Unione, Antonio Di Ciuccio, sindaco di Antillo) e le giovani promesse canore di Amici, che certamente darà un momento di notorietà al comprensorio. Sarà la perla dello jonio ad ospitare questo piccolo plotone di sindaci e cantanti per il 9 di aprile. Scelta che non trova tutti i sindaci dell’Unione perfettamente d’accordo. A cominciare dal prossimo presidente dell’Unione, Gianni Miasi, sindaco di Roccalumera, che tra qualche giorno riceverà il testimone proprio da Di Ciuccio. “In tempi in cui si è chiamati a stringere la cinghia, spendere queste risorse per una partita di calcio e per di più giocarla fuori casa, non mi pare una scelta appropriata”. Il sindaco di Sant’Alessio, Gianni Foti, componente della giunta dell’Unione dei Comuni, si chiama fuori: “Non l’ho seguita questa faccenda, ma si era parlato di farla a Limina, dove c’è un campo in erba che è il fiore all’occhiello della Riviera”. Il sindaco di Savoca, Nino Bartolotta, anche lui componente della giunta dell’Unione, non era presente alla riunione in cui si è deliberato (10 febbraio) per le celebrazioni del 150. “Non ci saranno ricadute sul nostro territorio, ne valeva la pena?” si chiede. A fare un po’ di luce il vice presidente Bruno Parisi, sindaco di Furci: “E’ stato scelto lo stadio di Taormina perché la Figc, sotto cui l’egida si organizza la partita, ha chiesto un impianto con almeno mille posti a sedere. E nella zona il Bacigalupo è l’unico con queste caratteristiche. E’ vero si era pensato a Limina, ma lì ci sono solo un paio di centinaia di posti a sedere”.

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