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CASALVECCHIO: DEGRADO S.P. 23, PETIZIONE POPOLARE

Casalvecchio Siculo – I cittadini di Casalvecchio e Furci, hanno inviato al presidente della Provincia di Messina una petizione popolare, relativa alla messa in sicurezza della strada provinciale n. 23 Misserio Rimiti. Eccola:

“I sottoscritti cittadini di ARTALE, SAN CARLO, GIOVANNELLA, MISITANO, RIMITI del comune di Casalvecchio Siculo e Furci Siculo., chiedono che sulla strada in questione che giornalmente viene percorsa da centinaia e centinaia di automobilisti con grandissimi rischi di incolumità , perchè ormai ridotta ad un “colabrodo” , non da ora ma da una trentina se non addirittura una quarantina di anni fa ,e che dopo i vari cambiamenti climatici hanno peggiorato la situazione con:

Ben quattro frane in corso;

Smottamenti del terreno per l’80% della strada;

Tantissime buche con fenditure lineari dell’asfalto;

Larghezza della carreggiata massima di 3 metri per il 70% della strada.

Addirittura si è aperta una voragine nell’asfalto in cui vi sono sprofondati con il camion alcuni cantonieri della provincia regionale, fortunatamente con lievi danni, ma poteva succedere a chiunque, anche ad uno dei tanti scuolabus pieni di bambini che quotidianamente percorrono questa strada. Per non parlare della frana all’entrata di Misitano in cui vi è stato un intervento riparatorio lo scorso anno dopo tantissimi solleciti , articoli di giornale , per poi intervenire soltanto quando si è rimasti isolati , però senza ottenere grandi risultati infatti si è punto e a capo con il rischio del cimitero comunale che si trova al di sopra della frana in questione con evidenti spaccature e cedimenti verso la strada provinciale.

Perciò si chiede di intervenire con immediata urgenza e soprattutto con “criterio” con altri interventi successivi risolutori, perché ormai dopo tanti sacrifici anche economici siamo stanchi di essere abbandonati al proprio destino , vogliamo risposte concrete e costruttive che anche noi facciamo parte della provincia di Messina come tutti gli altri vogliamo far prevalere i nostri sacro santi diritti”.

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