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ROCCALUMERA, LA MINORANZA PUNTA SUL SENSO UNICO

Roccalumera – Il “senso unico” sulla centrale via Umberto I è ancora oggetto di dibattito tra maggioranza ed opposizione. Dai sei consiglieri di minoranza riceviamo e pubblichiamo: “E’ giunto il momento che il consiglio Comunale, democraticamente eletto da “tutti” i cittadini, dica la sua sul dibattuto tema del Senso Unico a Roccalumera”, così esordisce il capo gruppo di minoranza, Giuseppe Campagna, che insieme ai consiglieri comunali Natia Basile, Elio Cisca, Marco Maccarrone, Carmelo Spadaro e Andrea Vadalà hanno presentato una mozione per impegnare il Sindaco, Giovanni Miasi, a consultare preventivamente le singole categorie interessate, a porre in essere tutti gli atti necessari e di idonea programmazione per predisporre un Piano viario, per poi condividerlo con la cittadinanza ed adottare gli atti conseguenti e, nel contempo, a sospendere le procedure, eventualmente in essere, finalizzate all’istituzione del senso unico. I consiglieri comunali evidenziano che nelle ultime settimane hanno avuto contezza dalle notizie diffuse da organi di stampa, da interviste e dai telegiornali locali, che verrà istituito il senso unico sulla Via Umberto I° e il doppio senso di marcia sulla via Cristoforo Colombo, il tutto a seguito di un sondaggio fatto sul sito ufficiale del Comune di Roccalumera, e successivamente il Sindaco ha indetto un “Referendum Informale” in base al quale, su 1107 votanti, i favorevoli al senso unico sono stati 684 e i contrari 382. Il procedimento adottato per conoscere l’opinione di tutte le famiglie, sottolineano i consiglieri, è stato classificato dal Sindaco in tutte le interviste e comunicati stampa come “Referendum”, ma, gli stessi, non hanno trovato nello Statuto Comunale, ne in altre normative, alcun riscontro in relazione alla procedura utilizzata. I consiglieri sono rimasti increduli rispetto alle dichiarazioni del Sindaco che, sempre sugli organi di stampa, ha inteso ringraziare il Consiglio Comunale per averlo “incoraggiato e sostenuto”, mentre, ai consiglieri di minoranza, risulta, certamente, che il Consiglio Comunale non ha mai deliberato alcunché sull’argomento, ne tantomeno ne ha mai discusso e che, pertanto, il Sindaco avrebbe fatto bene a non tirare in ballo il civico consesso, trattandosi, a quanto risulta dagli atti, di una Sua “esclusiva” scelta. Gran parte degli imprenditori locali, in più occasioni, dichiara il consigliere Basile, ci hanno manifestato il loro dissenso sull’ipotesi del senso unico in via Umberto I° e che è del tutto ovvio che l’avvio di tale provvedimento avrà non poche ripercussioni sulle attività artigianali e commerciali del nostro paese, ciò nonostante, il Sindaco ha comunicato agli organi di stampa:“Due cittadini su tre, hanno espresso il loro gradimento per l’istituzione del senso unico e così verrà fatto” ed ancora “… ha detto sì alla rivoluzione viaria che – assicurò il Sindaco Gianni Miasi – vedrà la luce entro la fine di aprile”. A sentire il Sindaco, quindi, la decisione è stata già presa ed è pure stato stabilito il periodo nel quale in senso unico sarà istituito, conclude Natia Basile, peccato però che il Sindaco e l’Assessore al ramo non hanno avuto, preventivamente, la sensibilità di consultare i commercianti, gli artigiani, le categorie produttive, le forze sociali e sindacali, ne tantomeno, le forze politiche e neppure il Consiglio Comunale. La mozione segue di pochi giorni l’incontro con le categorie produttive organizzato dal gruppo di minoranza, infatti nel corso di una assemblea particolarmente affollata, gli esercenti hanno, praticamente all’unanimità, espresso le loro perplessità sull’istituzione del senso unico sulla via Umberto I°. L’istituzione del senso unico peraltro, chiosa Campagna, potrebbe avere gravi refluenze sulla sicurezza stradale, sia sulla via Umberto I°, cosi come sulla via Cristoforo Colombo e sulle piccole arterie di collegamento tra le due vie, inadatte a sopportare grossi flussi di traffico. L’iter più opportuno sarebbe stato quello di consultare preventivamente le categorie produttive, di predisporre un apposito Piano viario complessivo, confrontandosi, poi, con le categorie produttive locali e con le forze sociali e, solo dopo, conclude Campagna, sempreché risultasse necessario istituire il predetto senso unico, rivolgersi alla cittadinanza per saggiarne la condivisione”.

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