Taormina – I carabinieri della compagnia di Taormina, che hanno agito sotto le direttive del capitano Greco, hanno proceduto al fermo di due giovani catanesi incensurati: Cristian Provenzano di 19 anni e Daniel Clemente di 22 anni, gravemente indiziati di numerose rapine commesse in diversi Istituti di credito dell’isola ed in particolare nelle province di Catania, Siracusa e Caltanissetta tra novembre 2009 e febbraio 2010. I carabinieri sono giunti all’identificazione dei due soggetti dopo accurate indagini incentrate in particolare sulla meticolosa e paziente analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza delle banche rapinate. Il Provenzano ha messo a segno ben tre rapine: la prima il 2.11.2009, in Bronte, presso la Banca Popolare di Lodi che aveva fruttato 33 mila euro; la seconda il 2.12.2009, presso la Banca Popolare di Lodi in Acireale che fruttava un bottino di 13 mila euro; la terza il 26 febbraio scorso a Lentini, sempre ai danni di una filiale della Banca Popolare di Lodi, ma questa volta senza bottino poiché il denaro era ancora custodito all’interno della cassaforte con apertura automatizzata e temporizzata. Il Clemente invece risulta aver perpetrato due rapine: la prima a Niscemi, presso la Banca Monte dei Paschi di Siena ove ha asportato 18 mila euro; la seconda assieme al Provenzano il 2.11.2009 a Bronte, presso la Banca Popolare di Lodi. Al fermo di Provenzano si è giunti il 2 marzo u.s., quando i carabinieri lo hanno bloccato all’interno dell’aeroporto di Fontanarossa, al suo ritorno da Milano, ove si era recato dopo l’ultimo colpo – in data 26.02.2010 – e dove avrebbe fatto ritorno facendo perdere la proprie tracce. Pochi giorni dopo, i carabinieri hanno fermato anche il secondo rapinatore, Daniel Clemente, presso la sua abitazione di Catania ove ai piedi del letto è stata trovata una capiente valigia da viaggio pronta per essere riempita. I Gip di Catania che hanno convalidato i fermi, hanno anche disposto la custodia cautelare presso il carcere di piazza Lanza ove i due si trovano detenuti.