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domenica, Luglio 6, 2025
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PROBLEMA IDROGEOLOGICO: PROTESTE ECLATANTI ?

Messina – Ieri in consiglio provinciale è approdato un argomento che sta tormentando il devastato territorio della provincia di Messina: programma di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. Erano presenti in aula i sindaci di Mongiuffi Melia, Forza d’Agrò, Gallodoro, Mandanici, Roccalumera e Pagliara insieme ad altri sindaci della zona tirrenica e nebroidea, i quali hanno preso parte al dibattito concluso poi con gli interventi finali dei capigruppo e del presidente della Provincia Nanni Ricevuto. Il consiglio si è concluso con l’approvazione di un ordine del giorno che impegna l’amministrazione provinciale a disporre un parco progetti per intercettare le risorse finanziarie e la predisposizione di un accordo di programma tra gli enti locali, la Regione (Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, Assessorato Infrastrutture) e lo Stato (Ministero dell’Ambiente) ove si riconosca lo stato di eccezionalità permanente indotto dal dissesto idrogeologico nel territorio provinciale messinese e che si definisca un programma finanziario per la riduzione del rischio idrogeologico con accesso a risorse regionali , nazionali e comunitarie, richiedendo infine lo stato di calamità e di emergenza per tutto il territorio provinciale. Subito dopo l’intervento in aula dei sindaci, sono intervenuti al dibattito i capigruppo, e tra questi Matteo Francilia dell’Udc Centro con D’Alia, il quale ha ribadito con forza la necessità di un maggior coinvolgimento con le amministrazioni locali sui lavori recentemente appaltati dalla Provincia da eseguire nei comuni ionici, finalizzato ad evitare che i soldi impegnati vengano spesi laddove non esistano le reali condizioni di disagio. Francilia nel suo intervento ha anche richiesto al Governo Nazionale l’adozione di una legge speciale per far fronte a tutte le risorse necessarie per mettere in sicurezza tutto il territorio provinciale. “La Provincia di Messina” – ha dichiarato il Capogruppo Francilia – “sta cadendo a pezzi, non si può programmare nulla per il futuro, né pensare ad uno sviluppo turistico economico ed occupazionale se prima non risolviamo questo problema idrogeologico. Oggi l’unica priorità è la messa in sicurezza del territorio, fino ad allora non si dovrà parlare d’altro, figuriamoci del ponte sullo stretto, opera sicuramente importante ma non prioritaria in questo momento così tragico. Il Governo Nazionale e Regionale” – conclude Matteo Francilia – “deve impegnarsi nell’immediato a mandarci le risorse necessarie per Scaletta, Giampilieri e per tutto il territorio della Provincia di Messina, altrimenti seguiranno proteste eclatanti”.

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