La Corte d’Appello di Brescia ha accolto il ricorso di un lavoratore contro l’INAIL e riconosce la malattia professionale dovuta ai “CAMPI ELETTROMAGNETICI”. Colpito da tumore alla testa (neurinoma del 5° nervo cranico – ganglio di Gassner e nervo trigemino) per l’uso prolungato di telefoni mobili (cellulari e cordless) per più di 10 anni e di 15.000 ore di utilizzo dei Telefonini per motivi di lavoro. La menomazione dell’integrità fisica legata alla malattia ed ai suoi esiti si stima in misura dell’80%. Il caso in questione ha una grande rilevanza perchè si tratta della prima pronuncia con la quale viene riconosciuto il nesso causale o almeno concausale tra esposizione professionale ai telefoni mobili e patologia neoplastica, con conseguente riconoscimento e relativo indennizzo della menomazione dell’integrità fisica legata alla malattia e ai suoi esiti, nel caso specifico in misura dell’80%. E’ possibile leggere l’intero articolo del prof. Angelo Gino Levis (socio Honoris Causa dell’associazione ABITARE bio) sul sito www.abitarebio.org . (arch. Alfredo Misitano)