Roccalumera – L’Ato rifiuti di Taormina ha generato ultimamente una serie di disservizi: strade sporche, cassonetti stracolmi di rifiuti, raccolta differenziata quasi ignorata. Le proteste degli amministratori comunale non mancano. Non ultima quella del sindaco di Roccalumera e vice presidente dell’Unione dei Comuni, avv. Gianni Miasi, il quale in una nota ha precisato: “ La TARSU ( tassa sui rifiuti solidi urbani) a Roccalumera dà un gettito di circa 430.000,00 euro l’anno. Fino a quando non era entrata in funzione l’ATO con tale somma, aggiunta a circa 100.000,00 € del bilancio comunale, riuscivo a dare un buon servizio e a pagare il trasporto in discarica. Nell’anno 2007, così come previsto dalla legge, Roccalumera, ed altri 32 comuni del comprensorio, sono transitati nell’ATO che ha, a sua volta, affidato la gestione all’AMIA di Palermo. Da allora è andata sempre peggio. I cassonetti, continua Miasi, sono rimasti,e rimangono tuttora, colmi di rifiuti per giorni e giorni, le strade sono sporche, (in alcune il netturbino passa, addirittura ogni 5 giorni), la raccolta differenziata è inesistente, i rifiuti del cimitero sono ritirati ogni 40 giorni invece che ogni sette, i cassonetti lavati ogni tanto, le strade lavate sopratutto quando pioveva e lasciate sporche in estate e simile amenità sono sotto gli occhi di tutti. In compenso i costi sono aumentati a dismisura”. Adesso però le cose potrebbero cambiare, perché tra un paio di giorni scade il contratto con l’Amia. Ci sarà un miglioramento nel rapporto servizio-costi? Per il sindaco di Roccalumera si cadrebbe dalla padella sulla brace. “Poichè il contratto con l’Amia verrà a scadere al 31.12.2009 e non verrà rinnovato, dichiara Miasi, l’Ato Rifiuti di Taormina ha proposto ai comuni soci di gestire direttamente, essa ATO, il servizio. Voi pensereste che, finalmente, si andrebbe incontro ad una tanto sospirata razionalizzazione del servizio e ad un altrettanto, sospirato, risparmio nei costi con sollievo per tante famiglie. Ed invece, è esattamente il contrario ! Tanto per fare un esempio Roccalumera dovrebbe pagare, con il servizio gestito direttamente all’Ato, oltre 1.000.000,00 di euro. Una cifra assurda e che mi costringerebbe, quasi, a triplicare la tassa sulla spazzatura. Ho chiesto all’Ato di poter gestire direttamente da Roccalumera, con il personale che mi fornisce la stessa Ato, tutto il servizio, ivi compreso il trasporto in discarica. L’Ato mi fornirebbe gli operai ed il camion che raccoglie e conferisce i rifiuti in discarica. Il comune provvede al resto, ossia a spazzare il territorio, ad iniziare la raccolta differenziata, a togliere le erbacce, pulire i tombini etc. Ho calcolato che il risparmio si aggirerebbe almeno sul 30% su quanto avrei dovuto pagare con l’Amia. Naturalmente tale proposta ha incontrato la netta opposizione dei vertici dell’Ato”. Si aspetta il 31 dicembre, per capire le decisioni dell’Ato. Si spera che ci sia una comprensibile soluzione per risolvere il delicato problema e soprattutto che le parti non entrino in conflitto (Ato-Comuni) perché, comunque sia, a pagarne le conseguenze saranno sempre i cittadini.